PUPIGLIANO, o POPIGLIANO
nella Valle del Bisenzio.
– Casale con chiesa parrocchiale (S. Miniato) cui è annesso il popolo di Grisciavola, nel piviere di Usella, Comunità Giurisdizione e quasi 5 miglia toscane a settentrione di Prato, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
È una delle 45 ville che fino dal 1200 insieme con tre villate dei subborghi, e la Terra capoluogo, costituivano il territorio comunitativo di Prato.
La chiesa di Pupigliano è situata presso la base volta a grecale del poggio di Altociglio alla destra del fiume Bisenzio che ne lambisce le sue falde, ed a cavaliere della strada provinciale di Vernio, in mezzo a campi di olivi ed a scelti vigneti, donde l’occhio scuopre per angusti giri una gran parte del vallone superiore del Bisenzio, sebbene la sua visuale dal lato orientale sia arrestata dal monte della Calvana, a ponente dal monte Calvello , e ad ostro da quello delle Coste.
La chiesa con tribuna è piccola, però costruita di pietra arenaria riquadrata. Essa fu restaurata con la canonica dal priore attuale, il quale ha dato un bell’esempio ai suoi vicini per i miglioramenti agrarj portati ai terreni della sua chiesa, massimamente nella scelta dei vitigni, nella confezione del vino e nelle praterie art ificiali.
Una delle memorie più vestuste relative a rammentare cotesta villa di Pupigliano la trovo fra le pergamene della soppressa Badia di Vajano, ora nell’Archivio Diplomatico Fiorentino. È un istrumento del 13 novembre 1179, col quale l’abate di S. Salvatore a Vajano cede al priore del monastero di S. Fabiano a Prato il fitto di una vigna posta a Vergajo e un pezzo di terra situato nel distretto della villa di S. Lucia, in cambio de’ quali beni egli riceve dal priore del monastero predetto di S. Fabiano tutto quanto possedeva nella villa di Pupigliano, a riserva di ciò che il suo monastero aveva nel poggio di Altociglio.
Alla stessa Badia di vajano appartenne un altro istrumento del 12 ottobre 1191 in cui si tratta dell’investitura di un bosco posto nella villa di Pupigliano, stato donato dal suo possessore alla Badia prenominata. – (ARCH. DIPL.
FIOR., Carte della Badia di Ripoli).
In una raccolta di diurni dell’Archivio comunale di Prato leggesi qualmente, verso il 1326, gli uomini di Pupigliano unitisi a quelli di Schignano andarono sul poggio di monte Giovello per tentare di far fronte ai soldati di Castruccio, che costà irruppero con gravissimo danno. – Vedere PRATO.
Nel 1586 fu riunito a Pupigliano il popolo suo limitrofo di Grisciavota, alla qual epoca la popolazione di Grisciavola si riduceva a 7 o 8 fuochi, e la sua chiesa di S. Michele era quasi ridotta in sfacelo.
Nel circondario di Pupigliano è situata la grandiosa, sebbene poco operosa, cartiera della Briglia attivata nel 1735, cui è annesso un pubblico oratorio uffiziato in tutti i giorni festivi.
Esisteva pure sulla strada provinciale di Vernio nel distretto di Pupigliano altro più antico oratorio dedicato a S. Pietro di padronato dell’Opera del S. Cingolo, stato profanato e difatto nel 1762.
Il priore di S. Miniato a Pupigliano è costituito uno de’ vicarij foranei della diocesi di Pistoja, che comprende 11 parrocchie, cioè, la pieve di Usella, e le cure di Pupigliano, Gricigliana, Magliana, Vajano, Schignano, Albiano, Cerreto o Cerretino, Figline, Cojano e Monte. – Vedere PISTOJA Diocesi.
La parrocchia di S. Minato a Pupigliano, nel 1551 separatamente da Grisciavola aveva 87 anime, quando quest’ultima nel contava 45. – Riunita nel 1745 noverava 171 e nel 1833 aveva 225 abitanti.
È una delle 45 ville che fino dal 1200 insieme con tre villate dei subborghi, e la Terra capoluogo, costituivano il territorio comunitativo di Prato.
La chiesa di Pupigliano è situata presso la base volta a grecale del poggio di Altociglio alla destra del fiume Bisenzio che ne lambisce le sue falde, ed a cavaliere della strada provinciale di Vernio, in mezzo a campi di olivi ed a scelti vigneti, donde l’occhio scuopre per angusti giri una gran parte del vallone superiore del Bisenzio, sebbene la sua visuale dal lato orientale sia arrestata dal monte della Calvana, a ponente dal monte Calvello , e ad ostro da quello delle Coste.
La chiesa con tribuna è piccola, però costruita di pietra arenaria riquadrata. Essa fu restaurata con la canonica dal priore attuale, il quale ha dato un bell’esempio ai suoi vicini per i miglioramenti agrarj portati ai terreni della sua chiesa, massimamente nella scelta dei vitigni, nella confezione del vino e nelle praterie art ificiali.
Una delle memorie più vestuste relative a rammentare cotesta villa di Pupigliano la trovo fra le pergamene della soppressa Badia di Vajano, ora nell’Archivio Diplomatico Fiorentino. È un istrumento del 13 novembre 1179, col quale l’abate di S. Salvatore a Vajano cede al priore del monastero di S. Fabiano a Prato il fitto di una vigna posta a Vergajo e un pezzo di terra situato nel distretto della villa di S. Lucia, in cambio de’ quali beni egli riceve dal priore del monastero predetto di S. Fabiano tutto quanto possedeva nella villa di Pupigliano, a riserva di ciò che il suo monastero aveva nel poggio di Altociglio.
Alla stessa Badia di vajano appartenne un altro istrumento del 12 ottobre 1191 in cui si tratta dell’investitura di un bosco posto nella villa di Pupigliano, stato donato dal suo possessore alla Badia prenominata. – (ARCH. DIPL.
FIOR., Carte della Badia di Ripoli).
In una raccolta di diurni dell’Archivio comunale di Prato leggesi qualmente, verso il 1326, gli uomini di Pupigliano unitisi a quelli di Schignano andarono sul poggio di monte Giovello per tentare di far fronte ai soldati di Castruccio, che costà irruppero con gravissimo danno. – Vedere PRATO.
Nel 1586 fu riunito a Pupigliano il popolo suo limitrofo di Grisciavota, alla qual epoca la popolazione di Grisciavola si riduceva a 7 o 8 fuochi, e la sua chiesa di S. Michele era quasi ridotta in sfacelo.
Nel circondario di Pupigliano è situata la grandiosa, sebbene poco operosa, cartiera della Briglia attivata nel 1735, cui è annesso un pubblico oratorio uffiziato in tutti i giorni festivi.
Esisteva pure sulla strada provinciale di Vernio nel distretto di Pupigliano altro più antico oratorio dedicato a S. Pietro di padronato dell’Opera del S. Cingolo, stato profanato e difatto nel 1762.
Il priore di S. Miniato a Pupigliano è costituito uno de’ vicarij foranei della diocesi di Pistoja, che comprende 11 parrocchie, cioè, la pieve di Usella, e le cure di Pupigliano, Gricigliana, Magliana, Vajano, Schignano, Albiano, Cerreto o Cerretino, Figline, Cojano e Monte. – Vedere PISTOJA Diocesi.
La parrocchia di S. Minato a Pupigliano, nel 1551 separatamente da Grisciavola aveva 87 anime, quando quest’ultima nel contava 45. – Riunita nel 1745 noverava 171 e nel 1833 aveva 225 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 686.
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