QIUNCIANO

in Val d’Arbia.

– Casale con chiesa parrocchiale (S. Albano) nella Comunità e circa due miglia toscane a ostro di Monteroni, Giurisdizione di Buonconvento, Diocesi e Compartimento di Siena.
Risiede sopra un umile collina fra il torrente Sorra che gli passa a ponente e la strada postale Romana tracciata al suo levante.
Sino dal secolo XIV ebbe signoria in Quinciano la famiglia Tolomei di Siena, per quanto la sua chiesa parrocchiale risalga ad una data assai più antica. Nel 1443 per atto del 3 gennajo, stipulato in Firenze nel banco de’Mercanti, il rettore rinunziò la sua chiesa di Quinciano ai Frati Agostiniani degli Angeli di Siena, i quali assegnarono per ott’anni a quel parroco un’annua pensione di 50 fiorini d’oro.
Non so con qual titolo nel 1451 il Comune di Siena pretendesse alcuni tributi dalla chiesa di S. Albano a Quinciano, lo che ci richiama al reclamo fino al 2 giugno 1295 presentato dal priore di Quinciano ai Signori Nove di Siena, affinché il concistoro provvedesse in modo che fossero tolte dallo statuto senese alcune rubriche contrarie alla libertà ecclesiastica.
La facciata della chiesa di Quinciano mostra di essere di costruzione de’bassi tempi con finestre e feritoja. Il quadro di S. Albano all’altar maggiore è opera squisita di Francesco Vanni. Presso alla chiesa parrocchiale havvi una villa signorile de’marchesi Nerli di Siena.
La parrocchia di S. Albano a Quinciano nel 1833 contava 134 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 699.