RASINIANO, o RASIGNANO
nella Valle del Serchio.
– Casale che diede il vocabolo ad una chiesa parrocchiale (S. Biagio) nel piviere di S. Macario, Comunità Giurisdizione Diocesi e circa tre miglia toscane a maestro di Lucca.
Siedeva sopra una deliziosa collinetta alla destra del Serchio fra il torrente Freddana e quello di Contessora, ossia fra il Ponte S. Pietro ed il Ponte di Monsanquilico.
Varie pergamene dell’archivio arcivescovile lucchese dei secoli VIII IX e X pubblicate di corto nel Volume IV. P.
I. e Volume V. P. II e III delle Memor. Lucch., fanno menzione di questo luogo di Rasiniano presso Lucca, che secondo il parere dell’erudito Abate Barsocchini equivarrebbe alla villa di Carignano (Carinianum) situata in quel piviere, sebbene questa esistesse anche nel secolo X, siccome lo dimostrano due documenti del 15 giugno 977, e 8 aprile 994 pubblicati dal prelodato Abate Barsocchini nella P. III del Volume V. delle Memor.
Lucch., cioè, quasi tre secoli innanzi che si redigesse il catalogo delle chiese della Diocesi lucchese (anno 1260) nel quale fu registrata sotto il piviere dl S. Macario la chiesa intitolata a S. Biagio in Rasignano, e non in Carignano, o Cariniano. – Vedere MACARIO (SAN) e ROSIGNANO.
Di cotesto Rasiniano trovasi menzione fino dal 762 in un istrumento di divisione di beni fra Peredeo vescovo di Lucca ed un suo nipote. Anche un altro documento del 25 marzo 795 scritto in Lucca rammenta beni posti in Saltocchio, in Paratiana e in Rasignano. – (MEMOR.
LUCCH. T. IV. P. I.) – Vedere MACARIO (SAN) e CARIGNANO.
Siedeva sopra una deliziosa collinetta alla destra del Serchio fra il torrente Freddana e quello di Contessora, ossia fra il Ponte S. Pietro ed il Ponte di Monsanquilico.
Varie pergamene dell’archivio arcivescovile lucchese dei secoli VIII IX e X pubblicate di corto nel Volume IV. P.
I. e Volume V. P. II e III delle Memor. Lucch., fanno menzione di questo luogo di Rasiniano presso Lucca, che secondo il parere dell’erudito Abate Barsocchini equivarrebbe alla villa di Carignano (Carinianum) situata in quel piviere, sebbene questa esistesse anche nel secolo X, siccome lo dimostrano due documenti del 15 giugno 977, e 8 aprile 994 pubblicati dal prelodato Abate Barsocchini nella P. III del Volume V. delle Memor.
Lucch., cioè, quasi tre secoli innanzi che si redigesse il catalogo delle chiese della Diocesi lucchese (anno 1260) nel quale fu registrata sotto il piviere dl S. Macario la chiesa intitolata a S. Biagio in Rasignano, e non in Carignano, o Cariniano. – Vedere MACARIO (SAN) e ROSIGNANO.
Di cotesto Rasiniano trovasi menzione fino dal 762 in un istrumento di divisione di beni fra Peredeo vescovo di Lucca ed un suo nipote. Anche un altro documento del 25 marzo 795 scritto in Lucca rammenta beni posti in Saltocchio, in Paratiana e in Rasignano. – (MEMOR.
LUCCH. T. IV. P. I.) – Vedere MACARIO (SAN) e CARIGNANO.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 731.
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