RETIGNANO NELLA VERSILIA
– Villaggio con chiesa parrocchiale (S. Pietro) nella Comunità e circa due miglia toscane a maestrale di Stazzema, Giurisdizione di Seravezza, Diocesi di Pisa; gia di Lucca, Compartimento pisano.
Risiede in costa sotto l’Alpe della Pania o Apuana di Terrinca, alla sinistra del torrente Rosina, il cui alveo serviva di confine fra la diocesi di Lucca e quella di Luni, poco discosto dalla strada maestra che da Seravezza per Stazzema sale presso la Pania forata e di la per il torrente della Petrociana scendei in Val di Serchio. – A questo luogo di Retignano io dubito che volesse riferire un istrumento dell’Archivio Arcivescovile Lucchese del 2 settembre 954 relativo ad una permuta di beni fra Corrado vescovo di LUCCA e Giovanni del fu Rodilando suo nipote; fra i quali beni, situati nel piviere di S. Felicita di Versilia, eravi una casa massarizia, o podere posto in luogo detto Ratiniana prope Sola Vetitia, che in tutti misuravano moggia 50. – (MEMOR. LUCCH. Vol. V. P.
III.) Nel 1220 era rettore della chiesa di Retignano un diacono di nome Buonaguida, il quale fu citato per ordine del Pontefice Onorio III a comparire in giudizio a Sala davanti a due canonici di Pisa, ed al console di Sala. Ma il Buonaguida non essendo comparso, i due canonici adunatisi nella chiesa di S. Bartolommeo nel borgo di Brancialino, a tenore delle lettere apostoliche, nel febbraio del 1220, pronuziarono contro quel rettore la scomunica, dichiarandolo deposto dalla cura di Retignano, che riteneva da 12 anni senza prendere l'ordine del sacerdozio. – In conseguenza di ciò i consoli e uomini di Retignano col consenso del vicario del pievano di S.
Felicita nel senese di giugno susseguente alla presenza di molti preti e secolari elessero un sacerdote in parroco della chiesa di Retignano, la quale fino d’allora era dedicata a S. Pietro, siccome lo da a conoscere il catalogo delle chiese della diocesi di Lucca compilato nel 1260.
La parrocchia di S. Pietro a Retignano nel 1833 contava 455 abitanti.
Risiede in costa sotto l’Alpe della Pania o Apuana di Terrinca, alla sinistra del torrente Rosina, il cui alveo serviva di confine fra la diocesi di Lucca e quella di Luni, poco discosto dalla strada maestra che da Seravezza per Stazzema sale presso la Pania forata e di la per il torrente della Petrociana scendei in Val di Serchio. – A questo luogo di Retignano io dubito che volesse riferire un istrumento dell’Archivio Arcivescovile Lucchese del 2 settembre 954 relativo ad una permuta di beni fra Corrado vescovo di LUCCA e Giovanni del fu Rodilando suo nipote; fra i quali beni, situati nel piviere di S. Felicita di Versilia, eravi una casa massarizia, o podere posto in luogo detto Ratiniana prope Sola Vetitia, che in tutti misuravano moggia 50. – (MEMOR. LUCCH. Vol. V. P.
III.) Nel 1220 era rettore della chiesa di Retignano un diacono di nome Buonaguida, il quale fu citato per ordine del Pontefice Onorio III a comparire in giudizio a Sala davanti a due canonici di Pisa, ed al console di Sala. Ma il Buonaguida non essendo comparso, i due canonici adunatisi nella chiesa di S. Bartolommeo nel borgo di Brancialino, a tenore delle lettere apostoliche, nel febbraio del 1220, pronuziarono contro quel rettore la scomunica, dichiarandolo deposto dalla cura di Retignano, che riteneva da 12 anni senza prendere l'ordine del sacerdozio. – In conseguenza di ciò i consoli e uomini di Retignano col consenso del vicario del pievano di S.
Felicita nel senese di giugno susseguente alla presenza di molti preti e secolari elessero un sacerdote in parroco della chiesa di Retignano, la quale fino d’allora era dedicata a S. Pietro, siccome lo da a conoscere il catalogo delle chiese della diocesi di Lucca compilato nel 1260.
La parrocchia di S. Pietro a Retignano nel 1833 contava 455 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 745.
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