ROCCA BRUNA, ora la BASTIA IN VAL D’AGNELLO fra le Valli dei Senio e del Santerno

– Rocca diruta sul crine dei monti che separano le due Valli e la Comunità di Firenzuola da quella di Palazzuolo nel popolo di Bibbiana, Comunità e circa 4 miglia a maestro di Palazzuolo, Giurisdizione di Marradi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Fu una delle rocche degli Ubaldini del Podere, ossia del distretto di Palazzuolo, presa la prima volta dai Fiorentini nel giugno del 1349, quando mandarono gli eserciti del Comune nell’Alpe del Mugello inviandoli di subito a Montegemoli dov’era Maghinardo da Susinana con due suoi figliuoli. E avuto il castello innanzi che l’oste tornasse a Firenze, assediò Monte Colloreto e preselo. Quindi Matteo Villani, al Lib. I. C. 25 della sua Cronica soggiunge, che i Fiorentini armati, andarono poi a Rocca Bruna , ed ebbonla: ed entrarono nel Podere e presono Lozzole per trattato; siccome per trattato fu anche dato ai Fiorentini il Castello di Vigiano con più altre tenute che appartenevano al detto Maghinardo, ed a certi altri degli Ubaldini. Sennonchè quei signori ribellatisi di nuovo, nel 12 marzo del 1378 forzatamente dovettero cedere per 5 anni alle genti del Comune di Firenze la custodia delle rocche di Belmonte e di Rocca Bruna , giacché per istrumente del 30 agosto 1373, il castel delle Pigno le e quello di Lozzole con i loro distretti vassalli, ecc. erano stati venduti al Comune dai fratelli Andrea e Ugolino figliuol di Ottaviano degli Ubaldini. – (ARCH. DELLE RIFORMAG. DI FIR.)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 786.