SALTOCCHIO

(Saltucclum) nella Valle del Serchio.

– Contrada che ha dato il nome a due chiese parrocchiali (S.
Gemignano ora detto a Moriano e S. Andrea di Saltocchio), come pure ad una grandiosa villa signorile nella Comunità Giurisdizione Diocesi Ducato e 4 in 5 miglia toscane a settentrione di Lucca.
Trovasi la prima alla base occidentale del monte Pizzorne lungo la strada postale de' Bagni presso la ripa sinistra del Serchio e quasi dirimpetto al Ponte a Moriano, della cui pieve era filiale la chiesa di S. Gemignano a Saltocchio, mentre l'altra di S. Andrea situata un miglio toscano a ostro-scirocco della prima, trovasi alquanto più discosta dalla strada postale e dal fiume Serchio.
Alla chiesa di S. Gemignano a Saltocchio appellano tre membrane lucchesi del 20 maggio 909, del 27 luglio 983 e del 5 ottobre 988, tutte relative ad enfiteusi di beni e oblazioni da pagarsi al rettore della chiesa di S.
Gemignano sita loco Saltuccio.
Anche tre istrumenti dell' Archivio Arcivescovile Lucchese rogati nell'aprile dell'885 e del 916 fanno menzione di Saltocchio presso il Serchio nel piviere di Sesto a Moriano. – (MEMOR. LUCCH. Vol. V. P. II. e III.) La Massa poi in Saltocchio è rammentata nel registro Vaticano di Cencio camerario, come tributaria di S.
Pietro.
In quanto alla chiesa di S. Andrea a Saltocchio dov'è compresa la magnifica villa Cenami, ora Bernardini, essa apparteneva non già al piviere di Moriano, ma a quello di S. Pancrazio insieme con il vicino popolo di Ciciana, e come tale leggesi nel registro delle chiese della Diocesi lucchese del 1260.
La parrocchia di S. Gemignano a Moriano, già a Saltocchio , nell'anno 1832 contava 264 abitanti.
La parrocchia di S. Andrea a Saltocchio nell’anno stesso aveva 475 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 11.