SANTA CROCE DEL CORVO
– Vedere CORVO (MONTE E PUNTA DEL) presso Bocca di Magra, e CORVO (S. CROCE DEL), ai quali articoli si può aggiungere, qualmente fra le membrane dell’Archivio Arcivescovile di Lucca se ne trova una dell'anno 1265 relativa all’acquisto fatto da don Luca priore del monastero di S. Croce al Corvo, Diocesi di Luni, per interesse di quel luogo pio di alcuni beni situati in Sorbano del Vescovo presso Lucca.
In altra pergamena del 1293 si tratta di vertenze insorte tra il priore del Mon. di S. Croce al Corvo della diocesi di Luni e tra Coluccio cittadino lucchese dall’altra parte a cagione del possesso de’beni posti presso Lucca a Serbano del Vescovo (ivi).
Inoltre fra le carte dell'ospedale nuovo di Pisa havvi un istrumento del 6 novembre 1240 scritto nel borgo di Sarzana, col quale don Andrea monaco e diacono della chiesa di S. Croce al Corvo e don Michele monaco dello stesso Monastero giurarono al camarlingo di esso Monastero che in alcun tempo essi non ricevettero chiave veruna dal Vescovo di Luni.
Con istrumento poi del 1408 l’abate di S. Michele de’Scalzi presso Pisa diede licenza ai monaci di S. Croce al Corvo, Diocesi di Luni, di poter alienare alcuni beni (ivi).
Finalmente con scrittura rogata in Vezzano di sotto li 13 gennajo del 1443 don Antonio del Pera vescovo Subtense (sic) commendatario del priorato di S. Croce al Corvo rinunziò spontaneamente il detto priorato nelle mani del Pontefice Eugenio IV (ivi).
In altra pergamena del 1293 si tratta di vertenze insorte tra il priore del Mon. di S. Croce al Corvo della diocesi di Luni e tra Coluccio cittadino lucchese dall’altra parte a cagione del possesso de’beni posti presso Lucca a Serbano del Vescovo (ivi).
Inoltre fra le carte dell'ospedale nuovo di Pisa havvi un istrumento del 6 novembre 1240 scritto nel borgo di Sarzana, col quale don Andrea monaco e diacono della chiesa di S. Croce al Corvo e don Michele monaco dello stesso Monastero giurarono al camarlingo di esso Monastero che in alcun tempo essi non ricevettero chiave veruna dal Vescovo di Luni.
Con istrumento poi del 1408 l’abate di S. Michele de’Scalzi presso Pisa diede licenza ai monaci di S. Croce al Corvo, Diocesi di Luni, di poter alienare alcuni beni (ivi).
Finalmente con scrittura rogata in Vezzano di sotto li 13 gennajo del 1443 don Antonio del Pera vescovo Subtense (sic) commendatario del priorato di S. Croce al Corvo rinunziò spontaneamente il detto priorato nelle mani del Pontefice Eugenio IV (ivi).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 137.
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