SASSO (CASTEL DEL)

nella Val di Cornia.

– Villaggio con castellare e parrocchia (S. Bartolommeo), dove da lungo tempo fu traslatato il fonte battesimale della distrutta chiesa plebana di Commessano, alla quale chiesa del Castello del Sasso e stata pure annessa la cappella curata di Bruccino nella Comunità Giurisdizione e circa 12 miglia toscane a ostro della Pomarance, Diocesi di Volterra, Compartimento di Pisa.
Risiede in monte sull'estremo confine del contado volterrano, sopra le sorgenti del fiume Cornia, presso la cresta di quelli dai quali passa la strada provinciale Massetana, detta del Cerro Bucato, e dalla cui sommità sviluppansi due valli, cioé, quella della Cornia e l'altra opposta della Cecina.
Questo castelletto benchè piccolo, ebbe i suoi rettori e fu anche Comunità. Imperocchè gli abitanti del Castel del Sasso nel 1204 promisero dare ajuto per quanto potevano nel caso di guerra ai Volterrani, dai quali la loro Comunità nel 1288 fu allirata per l’annua somma di lire 2900. In quanto spetta ai giusdicenti di questo Castello, gli uomini che nel 1252 l'abitavano deliberarono di rilisciarne la scelta al Comune di Volterra, al quale Comune poi i Sarezzanesi nel 1369 si ribellarono. – Ma la notizia più importante la storia di questo castelletto si trova in un documento del 31 marzo 1296, riguardante la ricognizione de'confini meridionali del contado di Volterra posti fra i distretti comunitativi. Dei castelletti di Cornia, di Costiglion Bernardi, di Monteverdi, di Leccia, di Serazzano e del castel del Sasso, paesi tutti già compresi sotto la giurisdizione politica di Volterra. – Vedere CORNIA (CASTELLO DI).
Dal sinodo diocesano tenuto in Volterra li 10 novembre del 1356 apparisce, che, la chiesa del Sasso era la prima filiale della distrutta pieve di Commessano, dal cui pievano allora dipendevano, oltre questa del Sasso, le chiese di Montorotondo, di Cugnano, della Rocchetta Pannocchieschi e di Brucciano.
Ignoro l'epoca della traslazione del sacro fonte dalla pieve di commessano in quella sua filiale del Sasso, all'ultima delle quali fu pure unita la cappella di Brucciano.Ma che ciò non accadesse se non verso la fine del secolo XV, lo dimostra un istrumento del 3 dicembre 1471 rogato da Antonio Ivani di Sarzana, nel tempo che quel letterato era cancelliere del Comune di Volterra, col quale si dichiara, che la giurisdizione politica del contado di Volterra si estendeva per cotesta parte lungo la strada maestra che fino d'allora passava per il poggio di Brucciano, e di là in dirittura alla Pieve di Commessano, e da questa Pieve in linea retta sul fiume Corma, seguitando detto confine sin dove termina la Comunità di Volterra con quella di Monte-Rotondo ecc.
Dalla quale esposizione ne conseguita che la Pieve di Commessano esisteva fra la Cornia e la strada provinciale, oggi detta del Cerro Bucato, compresovi fra gli altri il territorio di Castel del Sasso .
In fine con lodo del 10 luglio del 1373 fu pronunziato dai Commissarj eletti dal Comune di Siena da una parte e da quello di Volterra dall'altra parte, col quale vennero terminate le vertenze tra gli uomini di Monterotondo e quelli del Sasso in materia di confini. – (loc. cit. Carte della Comunità di Volterra).
Nel distretto di questo paesetto e degli altri vicini di Serazzano e di Leccia emergono dei fumacchi ricchi di acido borico, descritti agli Art. Lagoni del Volterrano, Montecerboli; e MonteRotondo.
La pieve di S. Bartolommeo nel Castel del Sasso all'anno 1833 aveva 557 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 201.