SCANDOLAJA

nella Valle Tiberina.

Casale con torre che ebbe titolo di Castello dov’è pure una chiesa parrocchiale (S. Maria nel pievanato di Ranco, Comunità Giurisdizione e miglia toscane 3 a libeccio di Monterchi, Diocesi e Compertimento di Arezzo.
Tanto la chiesa, come la torre di Scandolaja trovansi sopra l'ultimo sprone di un poggio alla cui base occidentale scorre il torr. Cerfone tributario del fi. Tevere poste a cavaliere nella strada regia dell'Adriatico, o di Urbania che passa lungo la ripa sinistra del Cerfone a ponente del colle, della torre e della chiesa di Scandolaja.
Nel distretto di questa parrocchia é compreso il castellare di Montogutello, presso al quale fu una cella di eremiti Camaldolensi, cui fu dato il titolo di Abazia . Gli abitanti del castelletto di Montagutello insieme con quelli di Monterchi si sottomisero ai Fiorentini 13 giorni dopo la vittoria da essi riportata nel 29 giugno 1440 sotto Anghiari. Ciò basta a far credere che il castellare al pari della torre di Scandolaja fosse dominato dai Tarlati a quel tempo signori di Monterchi e precisamente da donna Anfrosina da Montedoglio, la quale era restata vedova di Bartolommeo Tarlati signore di quella contrada. – Vedere MONTERCHI.
La chiesa di S. Maria a Scandolaja dal luglio del 1440 in poi è di padronato dello stato. – Essa fu eretta in prioria con decreto vescovile del 13 gennajo 1723.
La parrocchia di Scandolaja a Montegutello, nel 1833 contava 80 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 212.