SEJO, o SCIO (VICO DI)
nella Valle dell' Ombrone pistojese.
โ Vico perduto, noto bensรฌ per alcune carte pistojesi pubblicate dal P. Zaccaria nei suoi Anecdota; delle quali una del 2 novembre 944, contiene un atto col quale il C.
Teudicio figlio di altro C. Teudicio fece donazione di 12 poderi alla cattedrale di Pistoja, qualificandosi in quell' atto signore del Vico Sejorum, o Sciorum, posto presso Pistoja.
Anche un diploma dell' Imperatore Ottone III dell' anno 997 a favore de' vescovi di Pistoja, confermato nel 1155 da Federigo I, rammenta una corte in Sejo, ch'era di pertinenza della mensa vescovile , diversa da altra corte che la stessa mensa possedeva in Sejano, o Sciano, presso Tizzana.
Teudicio figlio di altro C. Teudicio fece donazione di 12 poderi alla cattedrale di Pistoja, qualificandosi in quell' atto signore del Vico Sejorum, o Sciorum, posto presso Pistoja.
Anche un diploma dell' Imperatore Ottone III dell' anno 997 a favore de' vescovi di Pistoja, confermato nel 1155 da Federigo I, rammenta una corte in Sejo, ch'era di pertinenza della mensa vescovile , diversa da altra corte che la stessa mensa possedeva in Sejano, o Sciano, presso Tizzana.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 239.
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