SELVA (MADONNA DELLA )
in Val Tiberina.
– Pieve sotto il titolo di S. Maria della Selva , ossia della Selva Perugina , cui è annesso il popolo di S. Lorenzo a Popiano, nella Comunità e miglia toscane 3 e 1/2 a ostro scirocco di Caprese, Giurisdizione di Pieve S.
Stefano, Diocesi di Sansepolcro, già di Arezzo, Compartimento aretino.
Risiede sul dorso dei poggi che scendono verso scirocco dall' Alpe di Catenaja fra il vallone della Singerna che trovasi al suo grecale e quello della Sovara posto al suo libeccio in mezzo a selve di castagni e a boschi di cerri e querciuoli.
All’Articolo PAPIANO, O POPIANO dissi, che la sua antica chiesa era dedicata ai SS. Jacopo e Cristofano, compresa nel pivere di Spelino innanzi che cambiasse titolare, e prima che fosse staccata dalla Diocesi di Arezzo e data a quella di San Sepolcro, sotto il cui vescovado la chiesa della Madonna della Selva venne eretta in plebana. – (Vedere l’ Articolo PAPIANO.) La pieve di S. Maria alla Selva fu riedificata e consacrata sul declinare del secolo XVII da Lodovico Malaspina de' marchesi di Ponte vescovo di San Sepolcro. Allo stesso prelato devesi la riedificazione della canonica, dove egli nell'estiva stagione soleva recarsi in villeggiatura.
Un tiro di arco a settentrione della Madonna della Selva nel territorio del castellare di Ciglione scaturisce lungo un borro d’ Acqua acidula detta della Selva analizzata dal dott. Antonio Fabroni di Arezzo e descritta in un suo opuscolo sulle Acque acidule di Montione e di altri luoghi del Compartimento aretino.
Il pievanato della Selva attualmente comprende le parrocchie di S. Gio. Battista a Caprese, di S. Cristofano in Monna, di S. Paolo, pure in Monna, e di S. Maria a Senzano.
La pieve di S. Maria alla Selva nel 1833 contava 137 abitanti.
Stefano, Diocesi di Sansepolcro, già di Arezzo, Compartimento aretino.
Risiede sul dorso dei poggi che scendono verso scirocco dall' Alpe di Catenaja fra il vallone della Singerna che trovasi al suo grecale e quello della Sovara posto al suo libeccio in mezzo a selve di castagni e a boschi di cerri e querciuoli.
All’Articolo PAPIANO, O POPIANO dissi, che la sua antica chiesa era dedicata ai SS. Jacopo e Cristofano, compresa nel pivere di Spelino innanzi che cambiasse titolare, e prima che fosse staccata dalla Diocesi di Arezzo e data a quella di San Sepolcro, sotto il cui vescovado la chiesa della Madonna della Selva venne eretta in plebana. – (Vedere l’ Articolo PAPIANO.) La pieve di S. Maria alla Selva fu riedificata e consacrata sul declinare del secolo XVII da Lodovico Malaspina de' marchesi di Ponte vescovo di San Sepolcro. Allo stesso prelato devesi la riedificazione della canonica, dove egli nell'estiva stagione soleva recarsi in villeggiatura.
Un tiro di arco a settentrione della Madonna della Selva nel territorio del castellare di Ciglione scaturisce lungo un borro d’ Acqua acidula detta della Selva analizzata dal dott. Antonio Fabroni di Arezzo e descritta in un suo opuscolo sulle Acque acidule di Montione e di altri luoghi del Compartimento aretino.
Il pievanato della Selva attualmente comprende le parrocchie di S. Gio. Battista a Caprese, di S. Cristofano in Monna, di S. Paolo, pure in Monna, e di S. Maria a Senzano.
La pieve di S. Maria alla Selva nel 1833 contava 137 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 240.
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