SERAVALLE DI BUONCONVENTO
nella Val d'Arbia.
– Villa signorile con tenuta omonima nel popolo di S.
Lorenzo a Sprenna, Comunità Giurisdizione e circa un miglio toscano a settentrione di Buonconvento, Diocesi e Compartimento di Siena.
Cotesta villa trovasi al di là del ponte d' Arbia presso la strada postale romana, mentre la fattoria di Seravalle si estende sulla collina estrema che scende nel piano di Buonconvento dove l’ Arbia si marita all’ Ombrone, sicché a questa tenuta piuttosto che alla villa signorile potrebbe adattarsi il nomignolo di Seravalle.
All' Articolo ISCHIA, o ISTIA D'OMBRONE (Volume II pag. 581) dissi in qual modo e sino da quando cotesta villa e fattoria di Seravalle fu unita al patrimonio vescovile di Grosseto, cui appartiene tuttora; cioè mediante donazione che ne fece nell'anno 1462 il proprietario Mons. Giovanni Agazzarri vescovo di Grosseto in favore della sua mensa.
Lorenzo a Sprenna, Comunità Giurisdizione e circa un miglio toscano a settentrione di Buonconvento, Diocesi e Compartimento di Siena.
Cotesta villa trovasi al di là del ponte d' Arbia presso la strada postale romana, mentre la fattoria di Seravalle si estende sulla collina estrema che scende nel piano di Buonconvento dove l’ Arbia si marita all’ Ombrone, sicché a questa tenuta piuttosto che alla villa signorile potrebbe adattarsi il nomignolo di Seravalle.
All' Articolo ISCHIA, o ISTIA D'OMBRONE (Volume II pag. 581) dissi in qual modo e sino da quando cotesta villa e fattoria di Seravalle fu unita al patrimonio vescovile di Grosseto, cui appartiene tuttora; cioè mediante donazione che ne fece nell'anno 1462 il proprietario Mons. Giovanni Agazzarri vescovo di Grosseto in favore della sua mensa.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 246.
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