SQUARCIABOCCONI (DOGANA DI)

in Val di Nievole

– Dogana di seconda classe Trovasi sull'estremo confine occidentale del Granducato con quello orientale del Ducato di Lucca, sull'antica strada maestra che da Lucca attraversando i Colli delle Donne entrava nel distretto di Pescia sul ponte di Squarciabocconi, per dirigersi diritta a ponente alla stazione degli Alberghi e di là all’ospedaletto di S.
Alluccio, dove attualmente passa la nuova strada postale che costà diverge il suo cammino da ponente a settentrione. per condurre a Pescia. Era costì in Squarciabocconi un borghetto fino dal secolo XIV, mentre nel 31 ottobre del 1327 fu scritto in questo borgo un' istrumento esistente nell’Arch. Dipi. Fior. fra quelli dell'Opera di S. Jacopo di Pistoja.
Che poi la via dì Squarciabocconi fosse l'unica strada maestra, oltre quella non meno antica dell' Altopascio, per attraversare la Val di Nievole lo dava a conoscere all'anno 1530 nelle sue storie Benedetto Varchi, allorché il capitano calabrese Maramaldo con marcia forzata corse a barricare il ponte di Squarciabocconi per impedire il passaggio al Ferruccio che meditava con le genti da esso raccolte in Pisa di liberare dall'assedio la città di Firenze sua patria. Per il quale intoppo il Ferruccio dovè rivolgersi verso Villa-Basilica rimontando la Valle Ariana e passare per sentieri montuosi ed impervi prima di arrivare a San- Marcello e a Cavinana; dove nel 2 agosto dell'anno preindicato riceve la morte dallo stesso Maramaldo suo nemico personale. – Vedere l’Articolo FIRENZE Volume II pag. 217.
II doganiere di seconda classe di Squarciabocconi coni sopraintende anche al posto doganale di Montechiari.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 454.