TENERANO
in Val di Magra.
– Villaggio con chiesa parrocchiale (S. Michele) nella Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a ostro di Fivizzano, Diocesi di Pontremoli, già di Luni Sarzana, Compartimento di Pisa.
Risiede Tenerano sul fianco settentrionale del monte della Spolverina, ossia di Tenerano, a 972 braccia sopra il livello del mare Mediterraneo, mentre il giogo del monte fu riscontrato dal Pad. Inghirami all’altezza di 1803 braccia sopra lo stesso livello.
Esso divide il territorio meridionale di Fivizzano da quello settentrionale di Carrara; e trovasi fra terreni calcarei metamorfosati e cavernosi, talché Tenerano è noto ai naturalisti per le sue maestose caverne. – Esso faceva parte dei feudi de’marchesi Malaspina dell’Aquila quando i suoi abitanti insieme a quello d’Isolano si sottomisero alla Repubblica Fiorentina per atto pubblico del 12 aprile 1504. – Vedere ISOLAGO.
Esiste nell’Arch. Delle Riformagioni una relazione giuridica sotto dì 26 luglio 1554 al magistrato di Otto di Pratica fatta da Francesco Forelli sopra alcune vertenze tra gli uomini di Tenerano da una parte e quelli di Cecina e Bardino dall’altra parte per rispetto ad alcuni ai terreni denominati Saluto, e Val di Prata.
La parrocchia di S. Michele a Tenerano nel 1833 noverava 169 popolani.
Risiede Tenerano sul fianco settentrionale del monte della Spolverina, ossia di Tenerano, a 972 braccia sopra il livello del mare Mediterraneo, mentre il giogo del monte fu riscontrato dal Pad. Inghirami all’altezza di 1803 braccia sopra lo stesso livello.
Esso divide il territorio meridionale di Fivizzano da quello settentrionale di Carrara; e trovasi fra terreni calcarei metamorfosati e cavernosi, talché Tenerano è noto ai naturalisti per le sue maestose caverne. – Esso faceva parte dei feudi de’marchesi Malaspina dell’Aquila quando i suoi abitanti insieme a quello d’Isolano si sottomisero alla Repubblica Fiorentina per atto pubblico del 12 aprile 1504. – Vedere ISOLAGO.
Esiste nell’Arch. Delle Riformagioni una relazione giuridica sotto dì 26 luglio 1554 al magistrato di Otto di Pratica fatta da Francesco Forelli sopra alcune vertenze tra gli uomini di Tenerano da una parte e quelli di Cecina e Bardino dall’altra parte per rispetto ad alcuni ai terreni denominati Saluto, e Val di Prata.
La parrocchia di S. Michele a Tenerano nel 1833 noverava 169 popolani.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 507.
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