ULIVETO o OLIVETO sotto la Verruca nel Val d’Arno pisano
– Borgata meritatamente appellata Uliveto, la cui chiesa parrocchiale di S. Salvatore con l’annesso di S.
Prospero a Uliveto spettava al piviere di S. Casciano a Settimo, ora quello di Caprona, nella Comunità Giurisdizione e circa sei miglia toscane a ponente di Vico Pisano, Diocesi e Compartimento di Pisa.
È un borgo attraversato dalla strada provinciale Vicarese, o di Pedimonte fra la ripa destra dell’Arno e le rupi calcaree e cavernose che servono di mantello al monte della Verruca, rupi pittoresche a vedersi, utilissime all’arte edificatoria, importanti a studiarsi dal geologo, il quale osservare può la pietra brecciata e calcarea dell’Uliveto molte fiate racchiudente avanzi di corpi animali, in più parti cavernosa, siccome su tal proposito è da leggersi fra le altre una giudiziosa descrizione del Prof.
Pisano Cav. Paolo Savi. – Vedere VICO PISANO, Comunità.
Del comunello di Uliveto e delle due chiese di S.
Salvatore e di S. prospero fanno menzione varie carte degli archivi pisani dal secolo X e XIV, fra le quali una del 970 edita dal Muratori. – Ma la memoria più antica io reputo quella della Badia di S. Savino a Montione, fondata nel 780 sulla ripa destra dell’Arno in luogo detto Cerasiolo nel distretto di uliveto, rovinata nel secolo IX da un’alluvione dell’Arno in luogo dove tuttora esistono vistosi ruderi, detti la Badia, seppur non sono quelli della sua vecchia parrocchia.
Anche la Badia di S. Michele in Borgo di Pisa sino dal 1024 possedeva beni nel piviere di Caprona nel casale di Crespignano, mentre altra carte del 31 ottobre 1096, pubblicata nel T. III degli Annali Camaldolensi, tratta dell’enfiteusi di varie terre che il Monastero di S. Michele in Borgo possedeva in Uliveto presso la chiesa di S.
Salvatore. Chi sa che il Monastero di S. Salvatore a Piemonte rammentato in altra membrana citata dal Padre Grandi nelle sue Epist. Sulle Pandette, non fosse quello della chiesa parrocchiale di Uliveto, i cui avanzi del popolo vengono indicati col titolo generico di Badia ? La cura attuale di S. Salvatore a Uliveto, o Oliveto, nel 1833 noverava 801 abitanti.
Prospero a Uliveto spettava al piviere di S. Casciano a Settimo, ora quello di Caprona, nella Comunità Giurisdizione e circa sei miglia toscane a ponente di Vico Pisano, Diocesi e Compartimento di Pisa.
È un borgo attraversato dalla strada provinciale Vicarese, o di Pedimonte fra la ripa destra dell’Arno e le rupi calcaree e cavernose che servono di mantello al monte della Verruca, rupi pittoresche a vedersi, utilissime all’arte edificatoria, importanti a studiarsi dal geologo, il quale osservare può la pietra brecciata e calcarea dell’Uliveto molte fiate racchiudente avanzi di corpi animali, in più parti cavernosa, siccome su tal proposito è da leggersi fra le altre una giudiziosa descrizione del Prof.
Pisano Cav. Paolo Savi. – Vedere VICO PISANO, Comunità.
Del comunello di Uliveto e delle due chiese di S.
Salvatore e di S. prospero fanno menzione varie carte degli archivi pisani dal secolo X e XIV, fra le quali una del 970 edita dal Muratori. – Ma la memoria più antica io reputo quella della Badia di S. Savino a Montione, fondata nel 780 sulla ripa destra dell’Arno in luogo detto Cerasiolo nel distretto di uliveto, rovinata nel secolo IX da un’alluvione dell’Arno in luogo dove tuttora esistono vistosi ruderi, detti la Badia, seppur non sono quelli della sua vecchia parrocchia.
Anche la Badia di S. Michele in Borgo di Pisa sino dal 1024 possedeva beni nel piviere di Caprona nel casale di Crespignano, mentre altra carte del 31 ottobre 1096, pubblicata nel T. III degli Annali Camaldolensi, tratta dell’enfiteusi di varie terre che il Monastero di S. Michele in Borgo possedeva in Uliveto presso la chiesa di S.
Salvatore. Chi sa che il Monastero di S. Salvatore a Piemonte rammentato in altra membrana citata dal Padre Grandi nelle sue Epist. Sulle Pandette, non fosse quello della chiesa parrocchiale di Uliveto, i cui avanzi del popolo vengono indicati col titolo generico di Badia ? La cura attuale di S. Salvatore a Uliveto, o Oliveto, nel 1833 noverava 801 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 607.
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