VALLE DEL MONTONE
nella Romagna Granducale.
– E’ la Valle più estesa della Romagna compresa nel Granducato di toscana, attraversata da un fiume reso celebre da Dante Alighieri, il quale nel Canto XVI del suo Inferno paragonava il rimbombo che faceva l’acqua tinta che cadea nel settimo girone a quella del fiume Che si chiamava ACQUACHETA suso, avante Che si divalli giù nel basso letto Ed a Forlì di quel nome è vacante.
Rimbomba là sovra San Benedetto Dall’Alpe per cadere in una scesa Dove dovria per mille esser ricetto.
Agli Articoli ALPE DI S. BENEDETTO E MONTONE, facendo menzione del vario nome portato dalle diverse sezioni di questa Valle, dissi, che né Polibio, né Tito Livio, né altri storici o geografi antichi rammentarono, che io sappia, sotto qualsiasi nome cotesto fiume; comecché le membrane Ravennati, nelle quali trovasi ricordo di cotesto lungo corso d’acqua che bagna le mura occidentali della città di Forlì, lo designassero col nome generico del fiume di Forlì (fluvius Liviensis), vale a dire, di quel fiume che anche nel tempo dell’Alighieri a Forlì di quel nome era vacante.
Ma il sommo poeta tosco chiamò Acquacheta la Valle più alta del montone suso, avante che si divalli giù nel basso letto, tacendo anch’egli, come dopo la caduta di Acquacheta sotto la badia di S. Benedetto cotesto fiume prendesse il nome di Montone, sotto il quale ultimo vocabolo scorre fino al di là della terra del Sole, dove accoglie il tributo della fiumana del Rabbi.
Il vallone pertanto del Rabbi, nel cui centro la fiumana di Premilcore, capoluogo di una Comunità, deve far parte della Valle del Montone, col di cui corso d’acqua la fiumana del Rabbi si accomuna, quantunque cotesta unione del Rabbi col fiume Montone accada fuori della Romagna Granducale.
PROSPETTO della SUPERFICIE QUADRATA e della POPOLAZIONE della VALLE DEL MONTONE e del VALLONE DEL RABBI negli anni 1833 e 1844. – Vedi il SUPPLEMENTO.
1. nome del Capoluogo della Comunità: Dovadola superficie territoriale in quadrati agrari: 11362,74 abitanti nel 1833: n° 1865 abitanti nel 1844: n° 2217 2. nome del Capoluogo della Comunità: Portico (per 5/6 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 15074,45 abitanti nel 1833: n° 1596 abitanti nel 1844: n° 1783 3. nome del Capoluogo della Comunità: Premilcore (per 3/4 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 29289,57 abitanti nel 1833: n° 2006 abitanti nel 1844: n° 2033 4. nome del Capoluogo della Comunità: Rocca S.
Casciano superficie territoriale in quadrati agrari: 16158,24 abitanti nel 1833: n° 2567 abitanti nel 1844: n° 3077 5. nome del Capoluogo della Comunità: Terra del Sole (per 5/6 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 8635,55 abitanti nel 1833: n° 2701 abitanti nel 1844: n° 2986 - TOTALE superficie territoriale in quadrati agrari: 80520,55 - TOTALE abitanti nel 1833: n° 10735 - TOTALE abitanti nel 1844: n° 12096 Dal sopra esposto Prospetto può rilevarsi quale e quanta sia per approssimazione la superficie territoriale, e la popolazione delle Comunità del Granducato comprese in cotesta Valle Transappennina, cioè in quadrati 80520,55, equivalenti a circa miglia 100 e 1/4, dove nel 1833 abitavano 10735 persone, a ragione di circa 107 abitanti per ogni miglio quadrato, mentre nel 1844 essendo cresciuti di 1360 persone, tale aumento portava tutta la popolazione ripartitamente divisa ad abitanti 120 e 5/6 per ogni miglio quadrato toscano.
Rimbomba là sovra San Benedetto Dall’Alpe per cadere in una scesa Dove dovria per mille esser ricetto.
Agli Articoli ALPE DI S. BENEDETTO E MONTONE, facendo menzione del vario nome portato dalle diverse sezioni di questa Valle, dissi, che né Polibio, né Tito Livio, né altri storici o geografi antichi rammentarono, che io sappia, sotto qualsiasi nome cotesto fiume; comecché le membrane Ravennati, nelle quali trovasi ricordo di cotesto lungo corso d’acqua che bagna le mura occidentali della città di Forlì, lo designassero col nome generico del fiume di Forlì (fluvius Liviensis), vale a dire, di quel fiume che anche nel tempo dell’Alighieri a Forlì di quel nome era vacante.
Ma il sommo poeta tosco chiamò Acquacheta la Valle più alta del montone suso, avante che si divalli giù nel basso letto, tacendo anch’egli, come dopo la caduta di Acquacheta sotto la badia di S. Benedetto cotesto fiume prendesse il nome di Montone, sotto il quale ultimo vocabolo scorre fino al di là della terra del Sole, dove accoglie il tributo della fiumana del Rabbi.
Il vallone pertanto del Rabbi, nel cui centro la fiumana di Premilcore, capoluogo di una Comunità, deve far parte della Valle del Montone, col di cui corso d’acqua la fiumana del Rabbi si accomuna, quantunque cotesta unione del Rabbi col fiume Montone accada fuori della Romagna Granducale.
PROSPETTO della SUPERFICIE QUADRATA e della POPOLAZIONE della VALLE DEL MONTONE e del VALLONE DEL RABBI negli anni 1833 e 1844. – Vedi il SUPPLEMENTO.
1. nome del Capoluogo della Comunità: Dovadola superficie territoriale in quadrati agrari: 11362,74 abitanti nel 1833: n° 1865 abitanti nel 1844: n° 2217 2. nome del Capoluogo della Comunità: Portico (per 5/6 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 15074,45 abitanti nel 1833: n° 1596 abitanti nel 1844: n° 1783 3. nome del Capoluogo della Comunità: Premilcore (per 3/4 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 29289,57 abitanti nel 1833: n° 2006 abitanti nel 1844: n° 2033 4. nome del Capoluogo della Comunità: Rocca S.
Casciano superficie territoriale in quadrati agrari: 16158,24 abitanti nel 1833: n° 2567 abitanti nel 1844: n° 3077 5. nome del Capoluogo della Comunità: Terra del Sole (per 5/6 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 8635,55 abitanti nel 1833: n° 2701 abitanti nel 1844: n° 2986 - TOTALE superficie territoriale in quadrati agrari: 80520,55 - TOTALE abitanti nel 1833: n° 10735 - TOTALE abitanti nel 1844: n° 12096 Dal sopra esposto Prospetto può rilevarsi quale e quanta sia per approssimazione la superficie territoriale, e la popolazione delle Comunità del Granducato comprese in cotesta Valle Transappennina, cioè in quadrati 80520,55, equivalenti a circa miglia 100 e 1/4, dove nel 1833 abitavano 10735 persone, a ragione di circa 107 abitanti per ogni miglio quadrato, mentre nel 1844 essendo cresciuti di 1360 persone, tale aumento portava tutta la popolazione ripartitamente divisa ad abitanti 120 e 5/6 per ogni miglio quadrato toscano.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 655.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track