VERTIGHE
in Val di Chiana.
– Casale che ha dato il vocabolo ad un convento dell'Osservanza, già santuario della B. Vergine delle Vertighe, nel popolo, Comunità Giurisdizione e circa un miglio toscano a levante del Monte S. Savino, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede sopra una collinetta tufacea bagnata a levante dal torrente Esse, e a libeccio dal fosso Leprone, presso la strada rotabile che da Marciano guida a Lucignano.
Non parlo dell'origine di cotesto nome che alcuni supposero essere stata qui la tomba del duce de' Galli Senoni, appellato Vertighe, dirò bensì che il santuario delle Vertighe sorse in fama dopo di esser passato in tradizione, che costà si posasse prodigiosamente l’ immagine della B. Vergine Maria, la quale prima del 1073 si venerava in Montalceto.
Dissi prima del 1073 poiché in detto anno di ottobre fu rogalo costì in Vertighe nel contado aretino un placito presso la chiesa di S. Maria e non lungi dalla casa dove risiedevano la contessa Beatrice con la sua figlia contessa Matilde. – (CAMICI, Continuazione de Marcii, di Toscana Volume II.) In cotesta collina esisteva anticamente una chiesa di S.
Cristofano alle Vertighe sulla quale ebbero padronanza gli Eremiti Camaldolensi della Badia d'Agnano, cui la stessa cappella venne confermata dal Pontefice Celestino I I I con bolla del 1194.
Finalmente nel principio del secolo XV alle Vertighe fu innalzato un convento dai frati dell'Osservanza, vivente il loro riformatore S. Bernardino, sotto il titolo che tuttora conserva di S. Maria alle Vertighe. Esso poi fu governato negli ultimi anni di sua vita (tra il 1438 ed il 1450) da Fr. Alberto da Sarteano discepolo ed austero seguace di S. Bernardino.
Risiede sopra una collinetta tufacea bagnata a levante dal torrente Esse, e a libeccio dal fosso Leprone, presso la strada rotabile che da Marciano guida a Lucignano.
Non parlo dell'origine di cotesto nome che alcuni supposero essere stata qui la tomba del duce de' Galli Senoni, appellato Vertighe, dirò bensì che il santuario delle Vertighe sorse in fama dopo di esser passato in tradizione, che costà si posasse prodigiosamente l’ immagine della B. Vergine Maria, la quale prima del 1073 si venerava in Montalceto.
Dissi prima del 1073 poiché in detto anno di ottobre fu rogalo costì in Vertighe nel contado aretino un placito presso la chiesa di S. Maria e non lungi dalla casa dove risiedevano la contessa Beatrice con la sua figlia contessa Matilde. – (CAMICI, Continuazione de Marcii, di Toscana Volume II.) In cotesta collina esisteva anticamente una chiesa di S.
Cristofano alle Vertighe sulla quale ebbero padronanza gli Eremiti Camaldolensi della Badia d'Agnano, cui la stessa cappella venne confermata dal Pontefice Celestino I I I con bolla del 1194.
Finalmente nel principio del secolo XV alle Vertighe fu innalzato un convento dai frati dell'Osservanza, vivente il loro riformatore S. Bernardino, sotto il titolo che tuttora conserva di S. Maria alle Vertighe. Esso poi fu governato negli ultimi anni di sua vita (tra il 1438 ed il 1450) da Fr. Alberto da Sarteano discepolo ed austero seguace di S. Bernardino.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 703.
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