VICO PELAGO
nella Valle del Sercho Lucchese.
– Villaggio con pieve antica (S. Giorgio) nella Comunità Giurisdizione Diocesi Ducato e circa due miglia toscane a ostro di Lucca.
Trovasi sull’ultime pendici settentrionali del Monte di S.
Giuliano, o Pisano, presso la ripa sinistra del canale, già fiume Ozzeri, fra Pontetetto, S. Ambrogio di Massa Pisana, e Poggiolo.
Il distintivo di Pelago dato a questo Vico indurrebbe a credere che la pianura circostante fosse stata un tempo sommersa dalle acque del Serchio, o più facilmente da quelle dell’Ozzeri.
Di questo luogo di Vico Pelago è fatta menzione in varie membrane dei secoli VIII, IX e X pubblicate nei Volumi V Parti II e III delle MEMORIE LUCCHESI.
Con la prima di esse del 9 agosto 798 un maestro muratore residente in Lucca, ma di origine transpadano, prese a mutuo 15 soldi oppignorando a sicurezza del mutante una vigna che lo stesso muratore possedeva nel luogo di Bolgari presso Vico Pelago che allora fu dato a socio da Pietro Vescovo di Lucca.
Anche un istrumento scritto parimente in Lucca li 17 dicembre dell’829 rammenta una vigna posta in luogo di Bolgari presso Vico Pelago che allora fu data a socio da Pietro Vescovo di Lucca.
Rammenta finalmente la chiesa parrocchiale di S. Giorgio a Vico Pelago una pergamena dell’8 febbrajo 939 relativa ad una permuta di beni fra Corrado Vescovo di Lucca rappresentante la chiesa di S. Frediano e la pieve di S.
Pietro di Vorno da una parte, e Gherardo del fu Domenico dall’altra parte, il quale ricevé per interesse della prima due pezzi di terra posti in Sorbano e per conto della pieve una vigna posta in Vico Pelago in luogo detto alla Pergola con un orto situato nello stesso Vico Pelago presso la chiesa di S.Giorgio .
Nel 1179, 22 novembre, il pievano di Vico Pelago assistè ad una convenzione stabilita nella chiesa di S. Pietro a Vico fra Guglielmo Vescovo di Lucca, Ugo Fieschi conte di Lavagna e Cunimondo del Conte Ugolinello di Castelvecchio in Garfagnana. – Vedere ASULARI (VICO).
La pieve di S. Giorgio a Vico Pelago nel 1260 contava due cure suffraganee, ed un monastero di donne, cioè le chiese di S.Stefano al Poggiolo, S. Andrea a Gattajola , ed il Monastero di S. Maria a Gattajola; in seguito fu unita allo stesso piviere la cura di S. Maria a Pontetetto .
I contorni di cotesto piviere sono resi deliziosi da nobili resedj e ville signorili fra le quali campeggia quella di Gattajola della nobil famiglia lucchese Montecatini.
Anche in Vico Pelago esiste un palazzo di campagna posseduto attualmente dal Regio Collegio Carlo Lodovico di Lucca per uso di villeggiatura di quegli alunni.
La parrocchia plebana di S. Giorgio a Vico Pelago nell’anno 1832 contava 160 abitanti.
Trovasi sull’ultime pendici settentrionali del Monte di S.
Giuliano, o Pisano, presso la ripa sinistra del canale, già fiume Ozzeri, fra Pontetetto, S. Ambrogio di Massa Pisana, e Poggiolo.
Il distintivo di Pelago dato a questo Vico indurrebbe a credere che la pianura circostante fosse stata un tempo sommersa dalle acque del Serchio, o più facilmente da quelle dell’Ozzeri.
Di questo luogo di Vico Pelago è fatta menzione in varie membrane dei secoli VIII, IX e X pubblicate nei Volumi V Parti II e III delle MEMORIE LUCCHESI.
Con la prima di esse del 9 agosto 798 un maestro muratore residente in Lucca, ma di origine transpadano, prese a mutuo 15 soldi oppignorando a sicurezza del mutante una vigna che lo stesso muratore possedeva nel luogo di Bolgari presso Vico Pelago che allora fu dato a socio da Pietro Vescovo di Lucca.
Anche un istrumento scritto parimente in Lucca li 17 dicembre dell’829 rammenta una vigna posta in luogo di Bolgari presso Vico Pelago che allora fu data a socio da Pietro Vescovo di Lucca.
Rammenta finalmente la chiesa parrocchiale di S. Giorgio a Vico Pelago una pergamena dell’8 febbrajo 939 relativa ad una permuta di beni fra Corrado Vescovo di Lucca rappresentante la chiesa di S. Frediano e la pieve di S.
Pietro di Vorno da una parte, e Gherardo del fu Domenico dall’altra parte, il quale ricevé per interesse della prima due pezzi di terra posti in Sorbano e per conto della pieve una vigna posta in Vico Pelago in luogo detto alla Pergola con un orto situato nello stesso Vico Pelago presso la chiesa di S.Giorgio .
Nel 1179, 22 novembre, il pievano di Vico Pelago assistè ad una convenzione stabilita nella chiesa di S. Pietro a Vico fra Guglielmo Vescovo di Lucca, Ugo Fieschi conte di Lavagna e Cunimondo del Conte Ugolinello di Castelvecchio in Garfagnana. – Vedere ASULARI (VICO).
La pieve di S. Giorgio a Vico Pelago nel 1260 contava due cure suffraganee, ed un monastero di donne, cioè le chiese di S.Stefano al Poggiolo, S. Andrea a Gattajola , ed il Monastero di S. Maria a Gattajola; in seguito fu unita allo stesso piviere la cura di S. Maria a Pontetetto .
I contorni di cotesto piviere sono resi deliziosi da nobili resedj e ville signorili fra le quali campeggia quella di Gattajola della nobil famiglia lucchese Montecatini.
Anche in Vico Pelago esiste un palazzo di campagna posseduto attualmente dal Regio Collegio Carlo Lodovico di Lucca per uso di villeggiatura di quegli alunni.
La parrocchia plebana di S. Giorgio a Vico Pelago nell’anno 1832 contava 160 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 756.
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