VILIANO, o VIGLIANO (PIEVE DI)
nella Valle dell’Ombrone pistojese.
– Pieve antica sotto l’invocazione di S. Giovanni Evangelista nella Co munità, Giurisdizione e popolo del Montale, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Della pieve di Viliano, o Vigliano si trova fatta menzione fino dal secolo X anco innanzi al privilegio concesso nel 25 febbrajo 997 dall’Imperatore Ottone III a favore della mensa vescovile di Pistoja cui confermò tutti i suoi beni a pievi, fra le quali cotesta di S. Giovanni a Viliano.
Avvegnachè in due istrumenti del dicembre 958, e del marzo 984 si rammentata il Casale di Fognano nel territorio della pieve di S. Giovanni in Viliano. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte del Capitolo di Pistoja). –In oltre nel 25 giugno del 1086 un tale Siffredo stando preso la chiesa plebana di Viliano detto un atto di donazione a favore della cattedrale di Pistoja, cui lasciava tutte le corti, chiese, castelli e beni che egli possedeva nel contado pistojese. – (loc. cit.) Rispetto al giuspadronato antico di cotesta pieve dissi all’Articolo MONTALE, qualmente esso nel principio del secolo XII apparteneva ai conti Guidi. – Tale lo diede a conoscere un istrumento del febbrajo 1108, col quale il Conte Guido Guerra figlio di altro Conte Guido confermò alla pieve di S. Giovanni Evangelista in Viliano la donazione fatta alla pieve medesima dal Conte Guido di lui genitore; per la qual conferma il Conte Guido Guerra ricevè soldi venti dal prete Pietro pievano della chiesa suddetta.
Nell’anno innanzi fu rogato nel luogo stesso di Viliano (luglio 1107) un istrumento, pel quale un tale Raimondo figlio di Arrigo da Montemurlo e la di lui moglie Gisla donarono alla cattedrale di Pistoja le terre, vigne e case che quei coniugi possedevano nel castello, borgo e territorio di Montemurlo. – Vedere MONTEMURLO.
Le poche notizie sopra citate bastano per dare a conoscere, che il luogo di Viliano con la sua pieve era più antico del castello di Montale stato edificato dai Pistojesi sulla fine del secolo XIII sul vicino poggetto.
Infatti un istrumento del 22 settembre 1292 rogato nel claustro della pieve di Viliano tratta della compra fatta per lire 200 di monete pisane da Lando del fu Sannuto pievano di detta pieve di una possessione posta in luogo detto a Sala nel territorio di Montale. – (ARCH DIPL.
FIOR. carte dell’Opera di S. Jacopo di Pistoja .) La pieve di S. Giovanni Evangelista a Viliano è da gran tempo prepositura, ed il suo parroco è uno dei vicarj foranei di quella diocesi.
Dipendono dal pievano stesso tre chiese parrocchiali; 1. S.
Maria a Tobbiana; 2. S. Martino a Fognano, 3 e S. Maria a S. Mato.
Inoltre sono inclusi nel popolo della pieve il distrutto Monastero di S. Salvatore in Agna, l’oratorio di S. Maria alla Smilea; e quello di S. Antonio alla Villa Sozzifanti.
Spettano alla cura di Fognano l’oratorio di S. Alberto al Colle dei conti Bardi, ora Guicciardini, e fanno parte della parrocchia di S. Maria a S. Mato gli oratorj di S. Lucia de’Fabroni, e la cappella di S. Tommaso (S. Mato) che fu di padronato del Monastero di S. Bartolommeo di Pistoja.
– Vedere MONTALE.
La pieve di S. Giovanni Evangelista a Viliano, o al Montale , nel 1833 aveva 1767 abitanti.
Della pieve di Viliano, o Vigliano si trova fatta menzione fino dal secolo X anco innanzi al privilegio concesso nel 25 febbrajo 997 dall’Imperatore Ottone III a favore della mensa vescovile di Pistoja cui confermò tutti i suoi beni a pievi, fra le quali cotesta di S. Giovanni a Viliano.
Avvegnachè in due istrumenti del dicembre 958, e del marzo 984 si rammentata il Casale di Fognano nel territorio della pieve di S. Giovanni in Viliano. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte del Capitolo di Pistoja). –In oltre nel 25 giugno del 1086 un tale Siffredo stando preso la chiesa plebana di Viliano detto un atto di donazione a favore della cattedrale di Pistoja, cui lasciava tutte le corti, chiese, castelli e beni che egli possedeva nel contado pistojese. – (loc. cit.) Rispetto al giuspadronato antico di cotesta pieve dissi all’Articolo MONTALE, qualmente esso nel principio del secolo XII apparteneva ai conti Guidi. – Tale lo diede a conoscere un istrumento del febbrajo 1108, col quale il Conte Guido Guerra figlio di altro Conte Guido confermò alla pieve di S. Giovanni Evangelista in Viliano la donazione fatta alla pieve medesima dal Conte Guido di lui genitore; per la qual conferma il Conte Guido Guerra ricevè soldi venti dal prete Pietro pievano della chiesa suddetta.
Nell’anno innanzi fu rogato nel luogo stesso di Viliano (luglio 1107) un istrumento, pel quale un tale Raimondo figlio di Arrigo da Montemurlo e la di lui moglie Gisla donarono alla cattedrale di Pistoja le terre, vigne e case che quei coniugi possedevano nel castello, borgo e territorio di Montemurlo. – Vedere MONTEMURLO.
Le poche notizie sopra citate bastano per dare a conoscere, che il luogo di Viliano con la sua pieve era più antico del castello di Montale stato edificato dai Pistojesi sulla fine del secolo XIII sul vicino poggetto.
Infatti un istrumento del 22 settembre 1292 rogato nel claustro della pieve di Viliano tratta della compra fatta per lire 200 di monete pisane da Lando del fu Sannuto pievano di detta pieve di una possessione posta in luogo detto a Sala nel territorio di Montale. – (ARCH DIPL.
FIOR. carte dell’Opera di S. Jacopo di Pistoja .) La pieve di S. Giovanni Evangelista a Viliano è da gran tempo prepositura, ed il suo parroco è uno dei vicarj foranei di quella diocesi.
Dipendono dal pievano stesso tre chiese parrocchiali; 1. S.
Maria a Tobbiana; 2. S. Martino a Fognano, 3 e S. Maria a S. Mato.
Inoltre sono inclusi nel popolo della pieve il distrutto Monastero di S. Salvatore in Agna, l’oratorio di S. Maria alla Smilea; e quello di S. Antonio alla Villa Sozzifanti.
Spettano alla cura di Fognano l’oratorio di S. Alberto al Colle dei conti Bardi, ora Guicciardini, e fanno parte della parrocchia di S. Maria a S. Mato gli oratorj di S. Lucia de’Fabroni, e la cappella di S. Tommaso (S. Mato) che fu di padronato del Monastero di S. Bartolommeo di Pistoja.
– Vedere MONTALE.
La pieve di S. Giovanni Evangelista a Viliano, o al Montale , nel 1833 aveva 1767 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 772.
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