VILLA SALVIATI, ora GINORI

in Val di Marina.

– Villa signorile in mezzo ad una vasta tenuta in gran parte selvosa nella parrocchia di S. Lucia in Collina, piviere di S. Maria a Carraja, Comunità e circa 4 miglia a settentrione di Calenzano, Giurisdizione di Campi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Codesta grandiosa villa, alienata di corto ai pupilli marchesi Ginori dai principi Borghesi che l’ereditarono dalla estinta prosapia dei duchi Salviati, risiede sul fianco orientale del monte delle Calvane, alla destra della fiumana Marina in mezzo a molte fabbriche per uso della vasta fattoria omonima.
Probabilmente fu questo uno dei resedj della nobile famiglia della Tosa, cui riferisce un legato che lasciò per testamento nel 29 maggio del 1339 ai Cistercensi di Settimo il nobil uomo Rosellino del fu Arrigo della Tosa con tutte le possessioni, compresovi il suo resedio posto in Val di Marina, nel cui distretto, ivi si dichiara, che esistevano gualchiere ed un mulino, previo l’onere all’abate e monaci di Settimo di edificarvi una cappella ed uno spedale per ricettarvi i pellegrini. Per la quale disposizione assegnava di dote al detto spedale e chiesa tutti i suoi beni posti nei pivieri di Calenzano, di Carraja, di Legri, e di Filettole. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di Castello).
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 780.