VINCIO torrente

nella Valle dell’Ombrone pistojese, da cui prese il titolo una chiesa parrocchiale (S. Piero in Vincio) con borgata, già Castello di Vincio.

Due brevi corsi d’acqua alla destra dell’Ombrone pistojese portano il vocabolo di Vincio di Brandeglio che scende dal monte delle Piastre ed entra nell’Ombrone presso il ponte Asinatico, ed il Vincio di Montagnana che nasce sul fianco meridionale del monte del Piastrajo di dove scende Momiglio, per poi rasentare il Castello di Montagnana e quindi la pieve di Celle innanzi di avvicinarsi alla borgata di S. Piero in Vincio e avviarsi di là nell’Ombrone che trova sopra il Ponte Lungo.
Il Vincio di Brandeglio scorre tutto nel territorio comunitativo di porta al Borgo; l’altro di Montagnana spetta per la parte superiore a quella stessa Comunità e per la parte inferiore all’altra di porta Lucchese.
Che anche in coteste vallecole avessero grandi possessi i conti Guidi ed i conti Cadolingi loro consorti lo dichiarano oltre alcuni diplomi imperiali, varj istrumenti del 940, 953 e 961 stati citati agli Articolo FARO (VICO), GROPPOLI, CELLE (S; PANCRAZIO A), PETRIOLO DI MARLIANA e VICO PETROSO; mentre un istrumento dell’aprile 1034 rammenta eziandio il borgo di Vincio. Al qual borgo fu dato il titolo di castello in altra carta del 23 maggio 1043 relativa ad una donazione fatta alla cattedrale di pistoja dal conte Guido figlio del fu Conte Guido, e dalla Contessa Adaletta sua moglie, nel tempo che egli giaceva infermo nel suo castello di Vincio sull’Ombrone. – Vedere GROPPOLI, o GROPPORE.
Attualmente la borgata di Vincio conserva il vocabolo alla chiesa parrocchiale di S. Pietro in Vincio, detta anche di Vico Petroso . – Vedere l’Articolo seguente.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 791.