ACERAJA
(A ceraria)
villa in Val di Sieve già popolo di S. Margherita nel piviere di Acone, annesso attualmente a quello di S. Lorenzo a Galiga filiale della pieve a Doccia, Comunità Giurisdizione e 5 miglia toscane a settentrione di Pontassieve, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede in poggio nella pendice meridionale del Montegiovi.
Anche questa località rammenta col suo vocabolo la qualità degli alberi che un dì la rivestivano. – Sino dal secolo XI fu allodiale dei vescovi di Firenze per donazione di un Azzo autore degli Ubaldini. – Nel 1024 il vescovo Ildebrando assegnò al monastero di S. Miniato al Monte alcuni beni in Aceraja. Nel 1340 Andrea vescovo fiorentino diede a enfiteusi a un Cenni di Roti terreni situati nel popolo di Aceraja.
La parrocchia di S. Margherita fu aggregata a quella di Galiga con decreto vescovile del 1566. – Vedere GALIGA E MONTE ACERAJA.
Risiede in poggio nella pendice meridionale del Montegiovi.
Anche questa località rammenta col suo vocabolo la qualità degli alberi che un dì la rivestivano. – Sino dal secolo XI fu allodiale dei vescovi di Firenze per donazione di un Azzo autore degli Ubaldini. – Nel 1024 il vescovo Ildebrando assegnò al monastero di S. Miniato al Monte alcuni beni in Aceraja. Nel 1340 Andrea vescovo fiorentino diede a enfiteusi a un Cenni di Roti terreni situati nel popolo di Aceraja.
La parrocchia di S. Margherita fu aggregata a quella di Galiga con decreto vescovile del 1566. – Vedere GALIGA E MONTE ACERAJA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 35.
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