ACONA (GOLFO DI)
de Aquona, nell'Isola dell'Elba
Comunità Giurisdizione e 4 e 1/2 a ponente di Porto Longone nella parrocchia di Capoliveri, Gover. di Portoferrajo, che è 5 miglia toscane a settentrione Diocesi di Massa marittima Compartimento di Pisa.
È un seno di circa 3 miglia toscane di diametro situato fra il promontorio di Capo Calamita e quello di Capo di Fonza. È separato dal Golfo Stella mediante un'angusta lingua di terra che prolungasi quasi due miglia dentro mare.
Il suo bacino è capace di ricoverare grossi legni, poiché pesca sino a 32 braccia. Essendo però esso contornato da marazzi, il luogo diviene pernicioso a chi lo abita nell'estiva stagione. Avvegnachè il centro della sua spiaggia manca di un sufficiente declive atto a dare scolo alle acque fluenti dai sovrapposti poggi, e a quelle che vi spingono, i flutti marini in tempo di marea, per il di cui miscuglio divengono tali ristagni all'umana economia ancora più fatali.
Si potrebbe in qualche modo applicare a questa località ciò che al dire di Plinio si addebitava alla piccola città di Acona presso Eraclea; il di cui porto era reputato pericoloso ai naviganti per le venefiche piante di Aconito, che ivi vegetavano.
Sul poggio situato di fronte al Golfo di Acona esiste un oratorio, dedicato a S. Maria delle Grazie, noto sotto nome di Eremo di Acona, e che è tenuto dagli Elbani in grandissima venerazione.
È un seno di circa 3 miglia toscane di diametro situato fra il promontorio di Capo Calamita e quello di Capo di Fonza. È separato dal Golfo Stella mediante un'angusta lingua di terra che prolungasi quasi due miglia dentro mare.
Il suo bacino è capace di ricoverare grossi legni, poiché pesca sino a 32 braccia. Essendo però esso contornato da marazzi, il luogo diviene pernicioso a chi lo abita nell'estiva stagione. Avvegnachè il centro della sua spiaggia manca di un sufficiente declive atto a dare scolo alle acque fluenti dai sovrapposti poggi, e a quelle che vi spingono, i flutti marini in tempo di marea, per il di cui miscuglio divengono tali ristagni all'umana economia ancora più fatali.
Si potrebbe in qualche modo applicare a questa località ciò che al dire di Plinio si addebitava alla piccola città di Acona presso Eraclea; il di cui porto era reputato pericoloso ai naviganti per le venefiche piante di Aconito, che ivi vegetavano.
Sul poggio situato di fronte al Golfo di Acona esiste un oratorio, dedicato a S. Maria delle Grazie, noto sotto nome di Eremo di Acona, e che è tenuto dagli Elbani in grandissima venerazione.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 36.
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