ACONA (POGGIO DI) nel Casentino

castellare con chiesa parrocchiale sotto il titolo di S. Lucia, filiale della pieve di Chitignano nella Comunità Giurisdizione e 4 miglia toscane a settentrione di Subbiano; Diocesi e Compartimento di Arezzo.
È un poggio coltivato a vigneti sul fianco occidentale dell'Alpe di Catenaja, alla sinistra dell'Arno. Non azzarderei riferire a questo luogo la corte d'Icona del contado Aretino, che, insieme con Chitignano, Cernina, Caprese e altri luoghi dell'Apennino della Vernia da Ottone I, nel 967, fu confermata in benefizio al suo fedele Goufredo figlio d'Ildebrando conte rurale (ANN.
CAMALD.). È ben vero che assai per tempo dominarono il castello e il poggio di Acona gli Ubertini di Valenzano consorti dei conti di Chiusi e dei Tarlati di Pietramala. Ne fà prova la rinunzia che fece uno di essi, nel 1221, del giuspadronato della Chiesa di S. Lucia di Acona a favore della Badia di Selvamonda, fondata nel 999 da un individuo di questa stessa prosapia (l. c.) La parrocchia di S. Lucia al poggio d'Acona comprende 138 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 36.