ADIMARI (Montautolo degli)

in Val di Sieve bassa.

Catellare nel popolo di S. Jacopo a Montautolo anesso alla pieve di S. Martino a Scopeto, nella Comunità, Giurisdizione e miglia toscane 2 e 1/2 a ostro di Vicchio Diocesi e Compartimento di Firenze. – La rocca di Montautolo con le sue dipendenze fu assegnata, in parte al monastero di S. Miniato al Monte da Arrigo II, nel 1013, mentre il restante di questo distretto fu dato da Lotario III nel 1133 al vescovo di Firenze, che lo cedè in enfìteusi alla nobile famiglia degli Adimari. Alcuni di questa casa, nel principio del secolo XIV meditando con i fuorusciti di sovvertire lo stato di Firenze furono condannati nel 1320, specialmente perchè ricusarono di consegnare alla Repubblica fiorentina il loro castello di Montautolo.
(Riformag. Di Firenze).
Col patrimonio della chiesa parrocchiale di Montautolo fu fondato dagli Adimari nella metropolitana un canonicato di famiglia, lasciando il popolo di S. Jacopo raccomandato al pievano di S. Martino a Scopeto.
Risiede nelle vicinanze di Montautolo la villa e fattoria di Bricciana dell'estinta casata degli Asini, consorte degli Uberti e degli Adimari.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 51.