ALPE DI S. PELLEGRINO
Giogo dell’Appennino che prende il nome da un antico Ospedale posto presso al varco nella faccia meridionale che acquapende in Val di Serchio, dirimpetto a Castelnuovo di Garfagnana. Sotto al ciglio di S. Pellegrino, passa una strada mulattiera, nota fino dal secolo XIII, come il più frequentato tragitto dalla Garfagnana Estense nei Ducati di Modena e di Reggio, ed il cui crine forma la linea di confine naturale fra la Toscana e la Lombardia, fra l’antica Diocesi di Lucca e quella di Modena. (Vedere S. PELLEGRINO.) – Il maggiore del Genio Sig. Giuseppe Carandini di Modena ha calcolata l’altezza del punto più prominenta sull’Alpe di S. Pellegrino al segnale Trigonometrico del Cardosello in tese 843,68 equivalenti a braccia 2817 e 1/2; e il passo della strada al Termine del confine in tese 826,09 pari a braccia 2760. In una demarcazione di confini fra il contado modenese e lucchese, (anno 1222), si specifica l’Alpe di Barga sino all’Alpe di S. Pellegrino sicut tenet Serra, cioè lunge il crine che chiude la valle. Altra carta del 1281 relativa alle convenzioni reciproche tra il Comune di Modena e quello di Lucca rispetto alla manutensione delle strade dell’Appennino si denota quella dell’Alpe di S. Pellegrino, il mantenimento della quale da Lucca sino al giogo dell’Alpe, a zovo Alpis idest a jugo Apennini, era a carico de’Lucchesi, unde incipiebant Lucensium fines et Hospitalis S. Peregrini.
(MURAT. Ant. M. Aevi.)
(MURAT. Ant. M. Aevi.)
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 74.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track