ASCIATA (PIEVE) o A SCIATA

Ad Sciatam o Ischiatam, in Val d’Arbia.

Casale con antica chiesa battesimale (S. Giovanni Batista) che ebbe nome dalla querce ivi indigena (Ischia) nella Comunità Giurisdizione e 9 miglia toscane a maestro di Castelnuovo Berardenga, Diocesi Compartimento e 6 miglia toscane a settentrione di Siena. Quest’antica pieve, situata sul confine del Chianti alla destra dell’Arbia era canonica collegiata sino dal secolo XIV, siccome si dichiara in una pergamena del 1351della badia a Settimo, e aveva sotto la sua giurisdizione peblana sei chiese parrocchiali; 1.° S.
Leonardo di Catignano, attualmente annesso alla pieve; 2.° S. Cristofano a Vagliagli, cui fu aggregato il 3.° popolo di S. Bartolommeo a Coschine; 4.° S. Martino a Cellole con l’annesso 5.° di S. Miniato a Pontignano; 6.° S. Lorenzo a Pontignanello, che nel 1536 fu unito alla soppressa Certosa di Pontignano. Fu padronato della nobile famiglia senese de’Ciampoli, poi de’Cerretani, la prima delle quali diede il nome all’antica chiesa plebana, detta la Canonica di Cerreto de’Ciampoli, e la seconda lo prese dal Castellare e possessioni che aveva in Cerreto medesimo. Fu pievano d’Asciata un Ciampolo nel 1300, e nel 1351 un Giovanni di Bartolo delegato apostolico a favore della badia a Settimo. Accadde nell’anno 1229 presso Selvoli e nei contorni della pieve a Sciata, che i fiorentini unitamente ai pistojesi e lucchesi osteggiando con i senesi diedero il guasto a questa contrada, (G.
VILLANI Liber VI.6. DEI Cronaca senese). Furono espugnati in quell’occasione i vicini castelli di Selvoli, e di Cerreto. – Vedere PONTIGNANO (Certosa di).
La pieve di Asciata conta 487 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 157.