BADIA DI S. GORGONIO
nell’ISOLA di GORGONA
nella Comunità Giurisdizione e Diocesi di Livorno già di Pisa, del cui Compartimento l’isola stessa forma parte.
Il monastero di S. Maria e S. Gorgonio fu de’primi abitati dai Basiliani ricoverati costà sino dal quarto secolo dell’Era cristiana.
I monaci della Gorgona sono rammentati da S. Agostino, da S. Gregorio Magno e da Rutilio Numaziano molto innanzi che quegli eremiti adottassero la regola di S.
Benedetto.
Con bolla del 19 febbrajo 1374 il pontefice Gregorio XI accordò ai Certosini di Pisa il monastero e territorio di quest’isolotto già posseduto dai monaci Benedettini per diploma dell’imperatore Corrado II, dato in Pisa il dì 1 settembre 1097.
Le invasioni e le ripetute vessazioni dei corsari costrinsero i Certosini di Gorgona, al pari dei Camaldolensi di Monte Cristo, ad abbandonare quel convento coll’adesione dell’arcivescovo di Pisa Giuliano Ricci; il quale nel 1424 destinò loro a nuovo domicilio il monastero di S. Donnino, oggi dei Cappuccini fuori di Pisa, con assegnargli poco dopo (1428) L’etrate della vicina chiesa di S. Frediano a Fagiano (MATTH. Hist.
Eccl. Pis.), sino a che, ottenuto un breve dal pontefice Martino V, nel 1426 ebbero la Certosa di Pisa, e le possessioni territoriali della stessa isola sotto l’alto dominio della Repubblica pisana. – Vedere ISOLA DI GORGONA.
Il monastero di S. Maria e S. Gorgonio fu de’primi abitati dai Basiliani ricoverati costà sino dal quarto secolo dell’Era cristiana.
I monaci della Gorgona sono rammentati da S. Agostino, da S. Gregorio Magno e da Rutilio Numaziano molto innanzi che quegli eremiti adottassero la regola di S.
Benedetto.
Con bolla del 19 febbrajo 1374 il pontefice Gregorio XI accordò ai Certosini di Pisa il monastero e territorio di quest’isolotto già posseduto dai monaci Benedettini per diploma dell’imperatore Corrado II, dato in Pisa il dì 1 settembre 1097.
Le invasioni e le ripetute vessazioni dei corsari costrinsero i Certosini di Gorgona, al pari dei Camaldolensi di Monte Cristo, ad abbandonare quel convento coll’adesione dell’arcivescovo di Pisa Giuliano Ricci; il quale nel 1424 destinò loro a nuovo domicilio il monastero di S. Donnino, oggi dei Cappuccini fuori di Pisa, con assegnargli poco dopo (1428) L’etrate della vicina chiesa di S. Frediano a Fagiano (MATTH. Hist.
Eccl. Pis.), sino a che, ottenuto un breve dal pontefice Martino V, nel 1426 ebbero la Certosa di Pisa, e le possessioni territoriali della stessa isola sotto l’alto dominio della Repubblica pisana. – Vedere ISOLA DI GORGONA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 183.
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