BARONCOLI
Villa ch’ebbe chiesa parrocchiale (S.
Stefano) sulla pendice occidentale del monte Morello riunita a S. Ruffiniano a Sommaja, nel piviere Comunità e 2 miglia toscane a levante di Calenzano, Giurisdizione di Campi, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui è circa 8 miglia toscane a maestro.
La chiesa di S. Stefano a Baroncoli era di antico padronato dei Cistercensi della Badia a Settimo, siccome apparisce da una Bolla a quei monaci concessa da Gregorio IX, li 6 ottobre 1237. (UGHELLI, in Archiep.
Florent.) In un diploma dell’imperatore Corrado I del 23 agosto 1038 a favore della Badia fiorentina si trova nominato un Baroncolo fittuario di alcune terre del patrimonio regio.
(PUCCINELLI, Cron. della Badia fior.) – Vedere SOMMAJA.
Stefano) sulla pendice occidentale del monte Morello riunita a S. Ruffiniano a Sommaja, nel piviere Comunità e 2 miglia toscane a levante di Calenzano, Giurisdizione di Campi, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui è circa 8 miglia toscane a maestro.
La chiesa di S. Stefano a Baroncoli era di antico padronato dei Cistercensi della Badia a Settimo, siccome apparisce da una Bolla a quei monaci concessa da Gregorio IX, li 6 ottobre 1237. (UGHELLI, in Archiep.
Florent.) In un diploma dell’imperatore Corrado I del 23 agosto 1038 a favore della Badia fiorentina si trova nominato un Baroncolo fittuario di alcune terre del patrimonio regio.
(PUCCINELLI, Cron. della Badia fior.) – Vedere SOMMAJA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 282.
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