BELCARO

Villa ch’ebbe un fortilizio e un sindaco nelle Masse di Città di Siena, da cui è 3 miglia toscane a ostro.
– Fu tolta ai Salimbeni dai senesi nel 1384, quindi ai Marescotti, ai quali i Reggitori di Siena nel 1482 ordinarono di smantellarla.
Passata nei Bellanti fu poi venduta ai Turamini che la ridussero a casa di delizie con una cappella (S. Jacopo) dipinta nel 1535 dal Peruzzi: di cui pur sono altre pinture a fresco. Tale è il giudizio di Paride che tiensi per l’opera migliore di quel raro ingegno, l’autore stesso delle decorazioni del giardino.
La villa di Belcaro è stata a’tempi nostri notabilmente abbellita dalla nobile gente dei Camajori attuale proprietaria della villa e annessi.
Belcaro risedendo in costa fu nuovamente munito di fortificazioni dai senesi nella guerra del 1554, investito e preso dall’oste imperiale nell’aprile dello stesso anno, non senza reciproco sacrifizio.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 291.