BIFORCO del Casentino
Casale con parrocchia (S.
Michele) nel Val d’Arno casentinese, pieviere di Partina, Comunità e 5 miglia toscane a settentrione di Chiusi del Casentino, Giurisdizione di Poppi, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Esiste sopra uno sprone dell’Appennino che scende fra Camaldoli e l’Alvernia, alla congiunzione dei torrenti di Corezzo e di Monte Fattucchio, i quali in un solo alveo sotto Biforco fluiscono e confondono il loro nome nel Corsalone.
Risiedeva in questo casale, nell’ottobre del 1052, un nobile del Trivio (Ugo del fu Petrone) quando egli per testamento assegnò alla Badia di Prataglia la metà del suo patrimonio.
Era signoreggiato dagli Ubertini, allorchè, ai 20 maggio 1362, gli uomini di Biforco, di Monte Fattucchio, di Seravalle, di Montalone e di Castellare dell’Alpi, insieme col vescovo Bosone di Arezzo ed altri della famiglia Ubertini convennero con il popolo di Frassineta, che quest’ultimo non dovesse ingerirsi nella lite che il prefato vescovo voleva promuovere contro l’abate di Prataglia per cagione di possessi di quell’Appennino. (ANNL.
CAMALD.).
La parrocchia di Biforco conta 87 abitanti.
Michele) nel Val d’Arno casentinese, pieviere di Partina, Comunità e 5 miglia toscane a settentrione di Chiusi del Casentino, Giurisdizione di Poppi, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Esiste sopra uno sprone dell’Appennino che scende fra Camaldoli e l’Alvernia, alla congiunzione dei torrenti di Corezzo e di Monte Fattucchio, i quali in un solo alveo sotto Biforco fluiscono e confondono il loro nome nel Corsalone.
Risiedeva in questo casale, nell’ottobre del 1052, un nobile del Trivio (Ugo del fu Petrone) quando egli per testamento assegnò alla Badia di Prataglia la metà del suo patrimonio.
Era signoreggiato dagli Ubertini, allorchè, ai 20 maggio 1362, gli uomini di Biforco, di Monte Fattucchio, di Seravalle, di Montalone e di Castellare dell’Alpi, insieme col vescovo Bosone di Arezzo ed altri della famiglia Ubertini convennero con il popolo di Frassineta, che quest’ultimo non dovesse ingerirsi nella lite che il prefato vescovo voleva promuovere contro l’abate di Prataglia per cagione di possessi di quell’Appennino. (ANNL.
CAMALD.).
La parrocchia di Biforco conta 87 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 325.
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