BOCCHEGGIANO
in Val di Merse.
Castello e pieve (S. Bartolommeo) col titolo di Arcipretura, nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a scirocco di Montieri, Diocesi di Grosseto, Compartimento di Siena.
È situato fra la Merse e le sorgenti del torrente Farma sulla cima di un alto poggio formato da rocce di schisto lucente e da scogliere di brecce silicee di tinta rubiconda con tracce di manganese e di ferro ossidati. Quest’ultimo fu oggetto di un’escavazione tentata nel secolo XV dalla Repubblica senese, che presto abbandonò, in vista forse della poco buona qualità del ferro estratto da quei minerali. (BIRINGUCCI, Pyrotecnica) È di prospettiva a questo castello un poggio vestito di castagni domestici, di dove il popolo di Boccheggiano ritrae un considerevole prodotto. A riserva della parte che guarda il poggio di Montieri, Boccheggiano sovrasta in altezza tutti gli altri della Maremma grossetana, di cui forma da gran tempo il confine rapporto alla giurisdizione spirituale.
Sino dal 1275 il castello e distretto di Boccheggiano era compreso nel dominio della Repubblica di Siena, quindi posseduto dai Salimbeni, dai quali la Repubblica lo riacquistò nel 1359. Occupato nel 1374 dai prenominati dinasti, allora fuoriusciti di Siena, essi respinsero con le loro genti una mano di armati che il governo senese spedì sotto Boccheggiano per riconquistarlo. (MALEVOLTI e TOMMASI, Istor. Senes.).
Esiste nelle Riformagioni di Siena una convenzione fra la Repubblica e il Comune di Boccheggiano, sotto li 24 ottobre 1404, dalla quale risulta che questo distretto era di corto ritornato in potere della Repubblica Senese.
Il castello è cinto di mura in gran parte rovinate con due torri sopra le porte del subiacente borgo, destinate a chiudere l’accesso e l’egresso di un’angusta via che conduce al castello situato sulla vetta del poggio.
A forma di un Regolamento governativo del 1579, Boccheggiano fu sottoposto nel civile a potestà di Montieri, e nel criminale al capitano di giustizia di Massa.
Fu dichiarato feudo da Ferdinando II, che lo accordò nel 1637 col titolo di marchesato a Antonio Salviati nobile fiorentino; agli eredi del quale fu rinnovato nel 1738, sino alla legge sull’abolizione dei feudi granducali, del 21 aprile 1749.
Boccheggiano ha una popolazione di 833 abitanti.
È situato fra la Merse e le sorgenti del torrente Farma sulla cima di un alto poggio formato da rocce di schisto lucente e da scogliere di brecce silicee di tinta rubiconda con tracce di manganese e di ferro ossidati. Quest’ultimo fu oggetto di un’escavazione tentata nel secolo XV dalla Repubblica senese, che presto abbandonò, in vista forse della poco buona qualità del ferro estratto da quei minerali. (BIRINGUCCI, Pyrotecnica) È di prospettiva a questo castello un poggio vestito di castagni domestici, di dove il popolo di Boccheggiano ritrae un considerevole prodotto. A riserva della parte che guarda il poggio di Montieri, Boccheggiano sovrasta in altezza tutti gli altri della Maremma grossetana, di cui forma da gran tempo il confine rapporto alla giurisdizione spirituale.
Sino dal 1275 il castello e distretto di Boccheggiano era compreso nel dominio della Repubblica di Siena, quindi posseduto dai Salimbeni, dai quali la Repubblica lo riacquistò nel 1359. Occupato nel 1374 dai prenominati dinasti, allora fuoriusciti di Siena, essi respinsero con le loro genti una mano di armati che il governo senese spedì sotto Boccheggiano per riconquistarlo. (MALEVOLTI e TOMMASI, Istor. Senes.).
Esiste nelle Riformagioni di Siena una convenzione fra la Repubblica e il Comune di Boccheggiano, sotto li 24 ottobre 1404, dalla quale risulta che questo distretto era di corto ritornato in potere della Repubblica Senese.
Il castello è cinto di mura in gran parte rovinate con due torri sopra le porte del subiacente borgo, destinate a chiudere l’accesso e l’egresso di un’angusta via che conduce al castello situato sulla vetta del poggio.
A forma di un Regolamento governativo del 1579, Boccheggiano fu sottoposto nel civile a potestà di Montieri, e nel criminale al capitano di giustizia di Massa.
Fu dichiarato feudo da Ferdinando II, che lo accordò nel 1637 col titolo di marchesato a Antonio Salviati nobile fiorentino; agli eredi del quale fu rinnovato nel 1738, sino alla legge sull’abolizione dei feudi granducali, del 21 aprile 1749.
Boccheggiano ha una popolazione di 833 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 331.
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