CAMPO (S. ILARIO IN)
Villaggio nell’Isola dell’Elba che dà il titolo alla sua chiesa parrocchiale, nella Comunità Giurisdizione e circa 10 miglia toscane a scirocco di Marciana, Governo di Portoferrajo, Diocesi di Massa Marittima Compartimento di Pisa.
È situato in un poggio di granito, ricco di tormaline nere; il quale granito in alcuni punti di questo distretto dell’Elba trovasi a contatto di una roccia serpentinosa che convertesi in un renino di color d’oro e argentino (nacrite). – I suoi contorni sono sparsi di selve di castagni, di vigne e di oliveti, irrigati da limpide sorgenti, le quali riunite insieme danno origine al fosso di S. Ilario.
Questo sbocca in fondo al golfo di Campo, dopo aver percorso un vallone rivestito di piante di agrumi, di agave americane, di fichi d’India e di qualche palma dattilifera.
La storia di questo villaggio fa parte di quella dei paesi dell’Isola già governati dai principi di Piombino.
(Veggasi l’articolo dell’Isola di Elba) Quel più che riguarda in particolare il villaggio di S. Ilario si è il fatale saccheggio e incendio che ebbe a soffrire dai Turchi sbarcati a Longone col barbaresco Dragutt, nel 1553, allorché raccolsero quante persone potettero avere costà recandole seco loro in schiavitù.
La parrocchia di S. Ilario in Campo, compreso un altro casale, chiamato Pilla, conta 606 abitanti.
È situato in un poggio di granito, ricco di tormaline nere; il quale granito in alcuni punti di questo distretto dell’Elba trovasi a contatto di una roccia serpentinosa che convertesi in un renino di color d’oro e argentino (nacrite). – I suoi contorni sono sparsi di selve di castagni, di vigne e di oliveti, irrigati da limpide sorgenti, le quali riunite insieme danno origine al fosso di S. Ilario.
Questo sbocca in fondo al golfo di Campo, dopo aver percorso un vallone rivestito di piante di agrumi, di agave americane, di fichi d’India e di qualche palma dattilifera.
La storia di questo villaggio fa parte di quella dei paesi dell’Isola già governati dai principi di Piombino.
(Veggasi l’articolo dell’Isola di Elba) Quel più che riguarda in particolare il villaggio di S. Ilario si è il fatale saccheggio e incendio che ebbe a soffrire dai Turchi sbarcati a Longone col barbaresco Dragutt, nel 1553, allorché raccolsero quante persone potettero avere costà recandole seco loro in schiavitù.
La parrocchia di S. Ilario in Campo, compreso un altro casale, chiamato Pilla, conta 606 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 427.
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