CAMPO (S. PIETRO IN) in Val di Nievole
alias S. Pietro sulla Pescia minore.
Pieve resa celebre nella storia per le varie battaglie, cui servì di campo la sua pianura, nella Comunità Giurisdizione e 2 miglia toscane a settentrione-grecale di Montecarlo, Diocesi di Pescia, già di Lucca, Compartimento di Firenze.
È un vasto tempio del medio evo a tre navate, esternamente incrostato di marmi bianchi e neri, situato nel piano alla destra della Pescia minore, o di Collodi, presso la via che sale a Montecarlo.
In prossimità della pieve avvi un borghetto chiamato gli Alberghi. Il borgo di S. Pietro in Campo fu distrutto per cagion di guerre costà battagliate nei secoli XIV e XV.
Il pievanato di S. Pietro in Campo, stando al catalogo delle chiese lucchesi del 1260, comprendeva nel suo distretto le chiese di S. Maria del Castellare, de’SS.
Martino e Bartolommeo di Collodi, di S. Quirico di Venere, e l’Ospedale di Strada (forse quel che oggi dicesi Alberghi).
Nei secoli posteriori erano succursali della pieve medesima, come lo sono attualmente della prepositura di Montecarlo, le chiese di S. Michele alle Spianate, di S. Jacopo all’Altopascio; di S. Maria al Marginone, di S.
Gallo, ora detto S. Giuseppe in Piano, di S. Biagio a Cercatoja, di S. Pietro al Turchetto. Le prime tre sono tuttora parrocchiali, le ultime tre ridotte a oratorj.
Furono pievani commendatari della ricca chiesa di S.
Pietro in Campo i due cardinali Accolt i, Pietro nel 1503, e Benedetto nel 1545. – I nobili Capponi di Firenze vi posseggono una vasta tenuta in origine della pieve di Campo, della quale ottennero il padronato dal pontefice Sisto IV nel 1472; per effetto di che essi pagano sempre un censo destinato in gran parte alla mensa vescovile di Pescia. – Vedere MONTECARLO, e ALTOPASCIO.
È un vasto tempio del medio evo a tre navate, esternamente incrostato di marmi bianchi e neri, situato nel piano alla destra della Pescia minore, o di Collodi, presso la via che sale a Montecarlo.
In prossimità della pieve avvi un borghetto chiamato gli Alberghi. Il borgo di S. Pietro in Campo fu distrutto per cagion di guerre costà battagliate nei secoli XIV e XV.
Il pievanato di S. Pietro in Campo, stando al catalogo delle chiese lucchesi del 1260, comprendeva nel suo distretto le chiese di S. Maria del Castellare, de’SS.
Martino e Bartolommeo di Collodi, di S. Quirico di Venere, e l’Ospedale di Strada (forse quel che oggi dicesi Alberghi).
Nei secoli posteriori erano succursali della pieve medesima, come lo sono attualmente della prepositura di Montecarlo, le chiese di S. Michele alle Spianate, di S. Jacopo all’Altopascio; di S. Maria al Marginone, di S.
Gallo, ora detto S. Giuseppe in Piano, di S. Biagio a Cercatoja, di S. Pietro al Turchetto. Le prime tre sono tuttora parrocchiali, le ultime tre ridotte a oratorj.
Furono pievani commendatari della ricca chiesa di S.
Pietro in Campo i due cardinali Accolt i, Pietro nel 1503, e Benedetto nel 1545. – I nobili Capponi di Firenze vi posseggono una vasta tenuta in origine della pieve di Campo, della quale ottennero il padronato dal pontefice Sisto IV nel 1472; per effetto di che essi pagano sempre un censo destinato in gran parte alla mensa vescovile di Pescia. – Vedere MONTECARLO, e ALTOPASCIO.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 429.
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