CAMPORA DI COLOMBAJA

nel suburbio meridionale di Firenze.

Era costà un monastero intitolato a S. Maria del S. Sepolcro sul delizioso poggetto di Colombaja, nella parrocchia di S. Ilario alla Fonte, circa un mig lio fuori della Porta Romana.
È luogo segnalato nella storia monastica della congregazione Agostiniana de’Girolamini fondata in Colombaja da Bartolommeo di Bonone da Pistoja, e per avere a quei frati di S. Maria delle Campora rivolto il suo animo Giovanni Boccaccio, tosto che per testamento gli assegnò tutte le SS. Reliquie che « magno tempore et cum magno labore procuravit habere de diversis mundi partibus. » (MANNI, Illustrazioni del Decamerone.) Il qual documento giova a provare la rettitudine de’principj religiosi di chi avvertiva i troppo facili credenti con la novella di Fra Cipolla.
Il monastero delle Campora fu soppresso nel 1434 dal pontefice Eugenio IV, che accordò quel locale ai monaci Cassinensi di Firenze, i quali ridussero le Campora ad uso di villa, stata alienata dal Demanio nel secolo attuale.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 432.