CAPO MARTA
nella marina di Talamone presso la Torre delle Saline alla bocca di Albegna.
Si fa menzione di Capo Marta e del suo Vico in due pergamene della badia Amiatina. Una di esse dell’anno 765 di marzo, è relativa a una vendita di terreni e vigne stipulata in Vico Capo Marta; l’altra,del 23 dicembre 995, è una donazione del marchese Ugo figlio del fu marchese Uberto a favore del monastero del Montamiata, fatta in loco Marta, territorio di Suana. (ARCH. DIPL.FIOR.).
Che poi il Capo Marta fosse alla bocca di Albegna si apprende dalla grandiosa iscrizione che il governatore dei Presidj per Filippo IV re di Spagna fece murare nella fortezza delle Saline nel 1630, dove si legge che fu allora edificata hanc Salinae et quam ad TELAMONEM MARTHAM vocant arcem eum propugnaculis, etc.
Che poi il Capo Marta fosse alla bocca di Albegna si apprende dalla grandiosa iscrizione che il governatore dei Presidj per Filippo IV re di Spagna fece murare nella fortezza delle Saline nel 1630, dove si legge che fu allora edificata hanc Salinae et quam ad TELAMONEM MARTHAM vocant arcem eum propugnaculis, etc.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 457.
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