CAPOLI

in Val di Serchio nella Garfagana alta.

Villaggio con cura (S. Maria Assunta) soggetta alla rettoria di Giuncugnano, piviere di Piazza, Comunità di Giuncugnano, Giurisdizione e 6 miglia toscane a maestro di Camporgiano, Diocesi di Massa ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
È situato in un ripiano ai piedi del monte Pisanino, sul confine della Garfagnana con la Lunigiana, fra i torrenti Carpineta e Lasca, tributari del Serchio Minuccianese, in mezzo a selve di castagni, prati artificiali, e a campi sativi.
Si trova menzione di Capoli (Caboli) in una membrana dell’archivio arcivescovile di Lucca, dell’anno 793.
Riguarda essa una vendita fatta dall’esecutore testamentario del vescovo Walprando figlio di Walperto duca di Lucca a favore del nuovo vescovo di detta città, di alcune possessioni situate a Sillano, Magliano, Caboli, e in altri luoghi dell’alta Garfagnana. (MEMOR. LUCCH. T. IV) La cura di S. Maria a Capoli conta 108 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 458.