CAPOLIVERI e CAPOLIBERI

(Caput liberum) nell’Isola dell’Elba.

Castello con Pieve (SS. Annunziata) nella Comunità, Giurisdizione e 3 miglia toscane a libeccio di Longone, Governo di Portoferrajo, Diocesi di Massa Marittima, Compartimento di Pisa.
Risiede sul crine dei poggi che formano continuazione col Monte Calamita,il quale può dirsi un grande promontorio di quell’isola, non più che un miglio distante dal mare, dalla parte di libeccio, e 2 miglia toscane dal Golfo di Longone che domina dall’opposto lato.
O che si debba la sua origine a un tempio del dio Libero (Bacco) esistito nel luogo di questo semidiruto castello, ovvero che derivasse il nome di Libero dalla difficoltà di approdare intorno alla scoscesa rupe di quel Capo, che costituisce il corno occidentale del grandioso porto di Longone, innanzi che si appellasse Monte Calamita, fatto è che l’origine di Capoliveri resta tuttora ignota. Essendo che è una gratuita asserzione la sentenza di colui che fece di Capoliveri un paese di privilegj e di libertà, un asilo di debitori e di falliti sotto il governo di Roma e anche sotto quello più moderno della Repubblica di Pisa.
Uno dei più antichi documenti che io conosca relativo a Capoliveri è un’istrumento inedito, rogato il 25 novembre 1235, nella casa della chiesa di S. Michele di Capoliveri nell’Elba, dove l’abate del monastero di S. Felice di Vada diede a enfiteusi al rettore della pieve di Capoliveri, e ai suoi successori la chiesa e beni di S. Felice della Croce, nell’Isola dell’Elba, con l’onere di pagare l’annuo tributo di lire 8 pisane. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Paolo all’Orto di Pisa ).
Capoliveri fu nel numero dei paesi assaliti e devastati dai barbareschi sbarcati all’Isola dell’Elba sotto Barbarossa nel 1543, e sotto Dragutt nel 1555. – Vedere LONGONE.
La parrocchia di Capoliveri conta 1266 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 459.