CASPRENO
(Casprinum) in Val d'Arbia.
Casale che diede il titolo alla chiesa di S. Angelo in Caspreno, ora annesso a S. Maria a Dofana e Montaperto nel piviere di Pacina, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia a libeccio di Castelnuovo della Berardenga, Diocesi di Arezzo, Compartimento di Siena Risiede sul torrente Molena davanti ai famosi campi di Montaperto. – La corte di Caspreno con la chiesa di S.
Angelo era dei conti della Berardenga, i quali nell'867, e nuovamente nel 1003, e nel 1023, rinunziarono alla loro badia di S. Salvatore della Berardenga, ossia di Fontebona, sebbene non sempre gli eredi tenessero ferme quelle donazioni. Contro questi ultimi seppero quei monaci rivendicare il giuspadronato della chiesa e della corte di Caspreno, mercè di un placito proferito in Firenze li 25 maggio 1070 dalla Contessa Beatrice marchesa di Toscana.(ANNAL. CAMALD.) La parrocchia di S. Angelo in Caspreno nel 1639 non aveva più che 16 abitanti.
Angelo era dei conti della Berardenga, i quali nell'867, e nuovamente nel 1003, e nel 1023, rinunziarono alla loro badia di S. Salvatore della Berardenga, ossia di Fontebona, sebbene non sempre gli eredi tenessero ferme quelle donazioni. Contro questi ultimi seppero quei monaci rivendicare il giuspadronato della chiesa e della corte di Caspreno, mercè di un placito proferito in Firenze li 25 maggio 1070 dalla Contessa Beatrice marchesa di Toscana.(ANNAL. CAMALD.) La parrocchia di S. Angelo in Caspreno nel 1639 non aveva più che 16 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 522.
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