CASTELLINA DI BAGNO
in Romagna.
Borgata con torre semidiruta e una chiesa (S. Lorenzo), la quale sino al declinare dello scorso secolo fu parrocchiale, fra S. Piero e S. Maria di Bagno, nelle cui giurisdizione è compresa.
Diocesi di Sansepolcro, già Nullius di Bagno, Compartimento di Firenze.
Risiede sulla ripa destra del Savio alla base settentrionale del monte Comero, di fronte alla rocca di Corzano, appena un terzo di miglio a scirocco di S. Piero in Bagno.
Vi ebbe qualche diritto la chiesa di S. Maria in Bagno, siccome apparisce da una bolla di Adriano IV, spedita li 13 agosto del 1156 all’arciprete di Bagno. Pervenne in seguito nei conti Guidi, a un ramo dei quali la confermò l’imperatore Federigo II nel 1247, dopo che i figli del conte Guido Guerra ebbero acquistato la metà dei castelli di Fontechiusi, di Larciano e della Castellina, venduti loro per lire 960 di moneta Ravennate da Bellincione di Uberto, da un conte di Castro Caro, e da altri feudatarj di quella contrada. Seguì nel piano della Castellina un atto di concordia con la data del 1253, relativo a una quietanza generale fra Guido Novello e Conte di Modigliana e il Conte Simone di lui fratello da una parte, e dall’altra i conti Guido, Guido Guerra e Ruggieri fratelli e figli del Conte Aghinolfo di Romena. (P. ILDEFONSO, Deliz.
degli Eruditi, T. VIII)
Diocesi di Sansepolcro, già Nullius di Bagno, Compartimento di Firenze.
Risiede sulla ripa destra del Savio alla base settentrionale del monte Comero, di fronte alla rocca di Corzano, appena un terzo di miglio a scirocco di S. Piero in Bagno.
Vi ebbe qualche diritto la chiesa di S. Maria in Bagno, siccome apparisce da una bolla di Adriano IV, spedita li 13 agosto del 1156 all’arciprete di Bagno. Pervenne in seguito nei conti Guidi, a un ramo dei quali la confermò l’imperatore Federigo II nel 1247, dopo che i figli del conte Guido Guerra ebbero acquistato la metà dei castelli di Fontechiusi, di Larciano e della Castellina, venduti loro per lire 960 di moneta Ravennate da Bellincione di Uberto, da un conte di Castro Caro, e da altri feudatarj di quella contrada. Seguì nel piano della Castellina un atto di concordia con la data del 1253, relativo a una quietanza generale fra Guido Novello e Conte di Modigliana e il Conte Simone di lui fratello da una parte, e dall’altra i conti Guido, Guido Guerra e Ruggieri fratelli e figli del Conte Aghinolfo di Romena. (P. ILDEFONSO, Deliz.
degli Eruditi, T. VIII)
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 552.
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