CASTELLINA DI SESTO
nel Val d’Arno fiorentino.
Convento sopprresso di carmelitani con chiesa bellissima, tutta adorna di marmi (S. Lucia) nel popolo di S. Maria a Quinto, Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 1 e 1/2 a levante di Sesto, Diocesi Compartimento e miglia toscane 4 e 1/2 a maestrale di Firenze.
Fu in origine una casa torrita o villa signorile che, a distinzione della vicina villa Reale di Castello, prese il diminutivo di Castellino o Castellina. – Era posseduta dal senatore fiorentino Gianni Boni quando fu donata ai carmelitani della congregazione di Mantova, che riedificarono nel secolo ultimo scorso chiesa e clausura.
Il luogo è ricco di fonti perenni provenienti dalla Doccia che da Monte Morello porta una maggior copia di acque alla fabbrica delle porcellane del Ginori.
È uno dei punti di vista più magnifici e più deliziosi per ammirare il popolatissimo bacino dell’Arno sotto Firenze, che è il vero Giardino della Toscana.
Fu in origine una casa torrita o villa signorile che, a distinzione della vicina villa Reale di Castello, prese il diminutivo di Castellino o Castellina. – Era posseduta dal senatore fiorentino Gianni Boni quando fu donata ai carmelitani della congregazione di Mantova, che riedificarono nel secolo ultimo scorso chiesa e clausura.
Il luogo è ricco di fonti perenni provenienti dalla Doccia che da Monte Morello porta una maggior copia di acque alla fabbrica delle porcellane del Ginori.
È uno dei punti di vista più magnifici e più deliziosi per ammirare il popolatissimo bacino dell’Arno sotto Firenze, che è il vero Giardino della Toscana.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 559.
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