CASTELNUOVO DI TOSINA
in Val di Sieve.
Casale presso la sommità del monte della Consuma fra le sorgenti del torrente Rufina e quelle del Vicano di Pelago, dove fu sino al sec. XV una chiesa parrocchiale (S.
Bartolommeo a Castelnuovo) nel piviere di Diaceto, Comunità. e 5 miglia toscane a grecale di Pelago, Giurisdizione di Pontassieve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
In cotesto luogo ebbe podere il famoso Ghibellino Vieri de’Cerchi, che nel 1278 mosse lite ai monaci di Camaldoli a cagione di alcuni diritti che vantava sulla chiesa di S. Margherita a Tosina.
Forse prese nome di Castelnuovo per distinguerlo da un altro resedio che lo stesso Vieri de’Cerchi possedeva nel piviere di Acona chiamato Castelvecchio, e che per il matrimonio di sua figlia Caterina passò in casa Bardi.
(ARCH. DIPL. FIOR. Badia a Settimo).
Bartolommeo a Castelnuovo) nel piviere di Diaceto, Comunità. e 5 miglia toscane a grecale di Pelago, Giurisdizione di Pontassieve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
In cotesto luogo ebbe podere il famoso Ghibellino Vieri de’Cerchi, che nel 1278 mosse lite ai monaci di Camaldoli a cagione di alcuni diritti che vantava sulla chiesa di S. Margherita a Tosina.
Forse prese nome di Castelnuovo per distinguerlo da un altro resedio che lo stesso Vieri de’Cerchi possedeva nel piviere di Acona chiamato Castelvecchio, e che per il matrimonio di sua figlia Caterina passò in casa Bardi.
(ARCH. DIPL. FIOR. Badia a Settimo).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 574.
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