CASTELVECCHIO DI SAN GIMIGNANO
in Val d'Elsa.
Castellare che ebbe chiesa parrocchiale (S.
Frediano) col titolo di canonica, ora annesso a S. Donato, nel piviere Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia a libeccio di San Gimignano, Diocesi di Colle, già di Volterra, Compartimento di Siena.
È posto presso la cima del monte Cornocchio alle sorgenti del borro chiamato Libajo o Vivajo, circa un miglio a levante della strada proviciale che sale da Castel fiorentino al Castagno di Cornocchio, e di là guida a Volterra.
Vi tennero dominio i vescovi di Volterra, dopo che uno di essi, Adimaro Adimari, ebbe in dono, verso il 1140, da un Alberto il Castelvecchio di S. Gimignano con la sua corte.
(AMMIR. Vesc. Volterr.) Il qual Castelvecchio fu tra quelli confermati ad Ildebrando vescovo di Volterra da Arrigo VI, nel 1186, mentre quattr’anni innanzi il pontefice Lucio III aveva spedito al pievano di S. Gimignano un amplissimo privilegio, col quale gli accordava tutto ciò che la sua chiesa possedeva nella corte di Castelvecchio ; privilegio che 34 anni dopo Onorio III ratificò, specificando anche i diritti di quei pievani sulla Canonica di Castelvecchio.
Nel 4 febbrajo 1293 gli uomini di Castevecchio di S.
Gimignano, adunati nella chiesa di Celolle, deposero che il bosco denominato Tenzonosa con le terre annesse dentro i confini di Monte Volterajo, era da 30 anni proprietà del comune di Celolle. (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte della Com. di Volterra.) Il comune di Castelvecchio nel 1551 aveva 61 abitanti.
Nel 1745 la sua parrocchia contava 63 persone.
Frediano) col titolo di canonica, ora annesso a S. Donato, nel piviere Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia a libeccio di San Gimignano, Diocesi di Colle, già di Volterra, Compartimento di Siena.
È posto presso la cima del monte Cornocchio alle sorgenti del borro chiamato Libajo o Vivajo, circa un miglio a levante della strada proviciale che sale da Castel fiorentino al Castagno di Cornocchio, e di là guida a Volterra.
Vi tennero dominio i vescovi di Volterra, dopo che uno di essi, Adimaro Adimari, ebbe in dono, verso il 1140, da un Alberto il Castelvecchio di S. Gimignano con la sua corte.
(AMMIR. Vesc. Volterr.) Il qual Castelvecchio fu tra quelli confermati ad Ildebrando vescovo di Volterra da Arrigo VI, nel 1186, mentre quattr’anni innanzi il pontefice Lucio III aveva spedito al pievano di S. Gimignano un amplissimo privilegio, col quale gli accordava tutto ciò che la sua chiesa possedeva nella corte di Castelvecchio ; privilegio che 34 anni dopo Onorio III ratificò, specificando anche i diritti di quei pievani sulla Canonica di Castelvecchio.
Nel 4 febbrajo 1293 gli uomini di Castevecchio di S.
Gimignano, adunati nella chiesa di Celolle, deposero che il bosco denominato Tenzonosa con le terre annesse dentro i confini di Monte Volterajo, era da 30 anni proprietà del comune di Celolle. (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte della Com. di Volterra.) Il comune di Castelvecchio nel 1551 aveva 61 abitanti.
Nel 1745 la sua parrocchia contava 63 persone.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 588.
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