CATIANA o CATIANO

nel Val d'Arno inferiore.

Contrada ch'ebbe parrocchia (S. Martino) succursale della pieve di S. Maria in Monte, e che diede il nome di Catiana a una delle quattro porte di Castel Franco di Sotto, oggi detta porta d'Arno.
Sino dal secolo X ebbero corte in Catiana i conti Cadolingi, uno dei quali, Lotario di Cadolo, nel 7 giugno 1006 cedè alla badia di Borgonuovo presso Fucecchio, fra gli altri possessi, quelli appartenenti alla chiesa di S.
Martino a Catiana; chiesa fondata dal conte Cadolo di lui padre, la quale insieme con altre della stessa badia venne confermata da Gregorio VII e da varj pontefici, non che dag'imperatori Arrigo VI e Federigo II. Nonostante tali offerte, pare che i Conti di Fucecchio si riservassero il diritto e forse anche l'utile dominio di questa contrada.
Avvegnaché un pronipote del nominato Lotario (Ugo del Conte Uguccione) nel 1122 offriva e alienava a favore dei vescovi di Lucca tutti gli effetti posseduti nel Val d'Arno inferiore, e precisamente quelli situati fra Catiana e Bientina, confermati a quei vescovi nel 1209 dall'imperatore Ottone IV.
La chiesa di S. Martino a Catiana, verso il 1400, fu incorporata a quella di S. Barbera eletta allora in prioria; ed è all'altare maggiore di questa chiesa dove, al dire del Lami, esisteva un dipinto attribuito a Raffaele d'Urbino. – Vedere ABAZIA di BORGONUOVO, e CASTEL FRANCO di SOTTO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 621.