CAVE di MARMI, e di Pietre della Toscana, compreso il Golfo di Luni
La qualità dei terreni che coprono la Toscana continantale e le sue Isole offre nella varietà di roce, in cui si suddividono, una vistosa serie di pietre, le quali costituiscono un oggetto d'industria e di risorsa alle popolazoni che le avvicinano.
Continuando il metodo sinottico stato da noi adottato all'articolo Acque Minerali, esporremo qui per serie le principali cave di marmi e pietre da lavoro distribuite secondo la formazione dei terreni. La natura di quest'articolo non permettendo di entrare in dettagli, mi gioverà solamente avvertire, che, oltre le quattro formazioni geologiche; nelle quali possono suddividersi i terreni della Toscana, cioè in Volcanici; in Plutoniani, o di Sollevamento ; in Secoondarj, o di Sedimento inferiore; o in Terziarj, o di Sedimento superiore, esistono eziandio altre rocce intermedie o di transizione fra le rocce Plutoniane e quelle Sedimentarie, dove sono state aperte molte cave di pietre.
Ho procurato pertanto di riunire questi terreni Nettuno Plutoniani in un quadro costituente il N.° IV delle Tavole Sinottiche qui appresso disposte.
PROSPETTO delle Cave di Marmi e di altre Pietre, distribuito secondo la struttura e qualità dei Terreni, cui appartengono.
N. I: CAVE aperte nei terreni VOLCANICI, ovvero traboccati dai VULCANI SPENTI della Toscana - nome: LAVA BASALTINA; posizione geografica: RADICOFANI (sommità del monte); qualità e caratteri delle pietre: Colore scuro nerastro. Tessuto granoso cellulare, con piccole particelle luccicanti e scoriacee.
Durezza eguale; sostanze principali che le costituiscono: Roccia a base di feldspato con pirosseno e anfigene, stata fusa e traboccata dai Vulcani spenti della Toscana meridionale ; uso nelle arti: È adoprata per materiale da costruzione, e per macine - nome: PEPERINO o TRACHITE; posizione geografica: ABBADIA S. SALVADORE (Montamiata), PIAN CASTAGNAJO (Montamiata), SANTA FIORA (Montamiata), CASTEL DEL PIANO (Montamiata); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa porfiritica. Colore grigio-bruno sparso di grani e cristalli neri o color persichino sudicio, violetto, giallo vetrino e bianco opaco. Durezza ineguale. È ruvida al tatto ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia eminentemente feldspatica con poco quarzo, seminata di squamme di mica, con cristalli di feldspato bigio, violetto e giallastro; racchiudenti nuclei di ferro carburato, o rognoni trachitici più compatti e semifusi, detti volgarmente “Anime di Sasso”; uso nelle arti: Si usa per opere architettoniche non delicate da costruzione, o per lastricare le strade N. II: CAVE di Pietre aperte nei terreni PLUTONIANO- PRIMORDIALI - nome: GRANITI; posizione geografica: ISOLA di ELBA a CAMPO; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa contemporaneamente cristallizzata.
Fondo grigio picchiettato di bianco, di nero e di violetto.
Durissima, e suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di cristalli di feldspato, di quarzo e di mica intimamente aggregati.
Racchiude come minerali accessorj bellissime cristallizzazioni di turmaline, di acque marine, berilli, granati, ec. Le termaline formano talvolta dei piccoli filoni; uso nelle arti: Per opere grandiose di decorazione.
– Le cave aperte dai Romani sulla costa di Pimontenell’Isola d’Elba, e presso al porto del Giglio, sono abbandonate.
- nome: GRANITI; posizione geografica: ISOLA del GIGLIO; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa contemporaneamente cristallizzata. Fondo grigio picchiettato di bianco, di nero e di violetto. Durissima, e suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di cristalli di feldspato, di quarzo e di mica intimamente aggregati. Racchiude come minerali accessorj bellissime cristallizzazioni di turmaline, di acque marine, berilli, granati, ec. Le termaline formano talvolta dei piccoli filoni; uso nelle arti: Per opere grandiose di decorazione. – Le cave aperte dai Romani sulla costa di Pimontenell’Isola d’Elba, e presso al porto del Giglio, sono abbandonate.
N. III: CAVE aperte nei terreni NETTUNIANI eminentemente PLUTONIZZATI GABBRI e SERPENTINI - nome: PRATO VERDE o NERO di PRATO; posizione geografica: PRATO (nel Monte Ferrato); qualità e caratteri delle pietre: Tessuto granoso variegato, pellucido. Fondo verde cupo punteggiato di verde-porro, grigio o nerastro. Capace di pulimento ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia diallagico- magnesifera composta di serpentina più o meno ricca di diallagio metalloide, ossia Bronzite. Frattura concoide- scagliosa ; uso nelle arti: Per lavori architettonici, ed anche per piccoli oggetti di ornato. Usato a Firenze, a Prato, a Pistoja, ec. da tempo antico.
- nome: GABBRO e PIETRA di FIGLINE; posizione geografica: (nel Monte Ferrato); qualità e caratteri delle pietre: Tessuto granoso intralciato somigliante alla serpentina, i di cui elementi sono distribuiti quasi alla foggia di un rozzo granito; per cui si chiamò fra noi Granitone; sostanze principali che le costituiscono: Roccia siliceo-feldspatica composta di nuclei discretamente grandi di giada tenace color violetto o biancastro, con pochi cristalli di diallagio metalloide grigio-verdastro. Vi si trova pure della Prenite bianca in masse e in vene; uso nelle arti: Si cava in grosse moli per le macine da mulini che sono forse le migliori e le più ricercate nella Toscana.
- nome: PIETRA MALTESCA; posizione geografica: PIETRAMALA (presso Le Filigare); qualità e caratteri delle pietre: È a più grossi elementi del Granitone di Prato, color verde-porro o verde cupo. È meno tenace; sostanze principali che le costituiscono: Abbonda di diallagio in grandi cristalli di un lustro spatico, con giada color verde-prasio; uso nelle arti: Si adopera allo stesso uso di macine, formate però di più pezzi.
- nome: SERPENTINO o MARMO NERO di SIENA; posizione geografica: MURLO di VESCOVADO (nel poggio di Vallerano); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura serpentinosa di pasta smorta, con fondo nero e macchiato di una sostanza steatiosa verde-mare. È suscettibile di un pingue pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Somiglia al Nero di Prato. La serpentina è meno ricca di diallagio, e più steatiosa ; uso nelle arti: Si lavora a diversi usi, per materiale di fabbriche o di ornato nella città di Siena.
- nome: GABBRO della MONTAGNUOLA di SIENA; posizione geografica: BELLARIA (presso la pieve a Scuola); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa intralciata. Fondo bigio macchiato di cenerino, e di verdognolo biancastro ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di giada tenace bianca, talvolta colorita in verde di prasio con diallagio ora cenerino ora nero luccicante; uso nelle arti: Può servire per macine al pari dei gabbri di molte altre località.
MARMI BIANCHI SALINI - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: CARRARA (sul fianco meridionale del Monte Sagro nell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido, non di rado venato o macchiato in nerastro, grigio-turchino e paonazzo dai minerali accessorj diffusi o riuniti in vene e filoncini dentro la massa marmorea. Tessuto granoso saccaroide.
Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice, consistente in calce carbonata a minuti cristalli. I minerali accessorj, rari nel marmo bianco, più frequenti nel venato e colorito, sono il ferro ossidulato, oligisto e solfurato, il quarzo in “cristalli di Monte” e in smeriglio, e più di rado in zolfo ; uso nelle arti: Sono le più antiche, le più preziose e le più famigerate cave dell’Europa, stante la bellezza e copia dei suoi marmi statuarj, venati e coloriti in turchino (bardigli). Le usarono i Romani, e forse gli Etruschi sotto nome di Lunensi Lapidicine - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: SERAVEZZA (nel Monte della Cappella sull’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide a grana più grossa che nel marmo statuario del Monte Altissimo. Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice come la precedente (Carrara, fianco meridionale del Monte Sagro). Sono minerali accessorj diffusi in vene, in macchie, o riuniti in cristalli, lo zolfo, le piriti e il ferro magnetico; uso nelle arti: Le cave della Cappella non contano, che si sappia, una lavorazione più antica del secolo XIV.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: SERAVEZZA (nel Mont’Altissimo sull’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido. Tessuto saccaroide a grana con pochissime ed esili macchie. Consistenza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice come la precedente (Seravezza, Monte della Cappella) con pochissimi minerali accessorj, fra i quali il maggiore è il ferro ossidulato; uso nelle arti: Cave state scoperte da Michelagnolo Bonarruoti, e ora rimesse in attività e ingrandite da Marco Borrini.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: MASSA di CARRARA (nell’Alpe Bassa sul Frigido); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide, grana più grossa che nel marmo statuario. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea carbonata saccaroide con gli stessi minerali accessori che nei marmi di Carrara; uso nelle arti: Cave aperte nel secolo XVIII, e abbandonate per la mancanza di strade rotabili.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: MONTIGNOSO LUCCHESE (sotto il Monte Corchia nell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide, grana più grossa che nel marmo statuario. Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea carbonata saccaroide con gli stessi minerali accessori che nei marmi di Carrara ; uso nelle arti: Cave incipienti state aperte nel principio di questo secolo.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: EQUI nel FIVIZZANESE (sotto il Pizzo d’Uccello nell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide, grana più grossa che nel marmo statuario. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea carbonata saccaroide con gli stessi minerali accessori che nei marmi di Carrara ; uso nelle arti: Cave aperte nei secoli trascorsi per lavori architettonici e di ornato in alcuni paesi della Lunigiana. Ora abbandonate per la difficoltà del trasporto.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: CAMPIGLIA in MAREMMA (nel Monte Calvo, continuazione della giogaja della Gherardesca); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido.
Tessuto a grana larga lamellare, e in alcuni punti saccaroide. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea cristallina talvolta a contatto di una meno salina di color rossiccio che appartiene al quadro n° IV (quadro relativo alle “cave aperte nei terreni nettuno-plutoniani a contatto di quelli di sedimento inferiore e medio”); uso nelle arti: Cave aperte probabilmente al tempo de’Romani per lavori di quadro. – Vedere CAMPIGLIA - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: CASTAGNETO della GHERARDESCA (nel Monte Calvo, continuazione della giogaja della Gherardesca); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido. Tessuto a grana larga lamellare, e in alcuni punti saccaroide. Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea cristallina talvolta a contatto di una meno salina di color rossiccio che appartiene al quadro n° IV (quadro relativo alle “cave aperte nei terreni nettuno-plutoniani a contatto di quelli di sedimento inferiore e medio”); uso nelle arti: Cave aperte probabilmente al tempo de’Romani per lavori di quadro. – Vedere CAMPIGLIA - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: RIO (nell’Isola di Elba a Capo d’Arco); qualità e caratteri delle pietre: Fondo candido tendente al grigio con venule e nodi di color verdastro e di un lucente talcoso. Tessuto granoso lamellare. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice come la precedente (di Campiglia in Maremma e Castagneto della Gherardesca), a grana più minuta e sparsa di macchie grigie e talcose. I minerali accessorj che la deturpano sono il ferro e il talco; uso nelle arti: Cave di recente lavorazione, che forniscono massi mediocri per lavori di scultura e di ornato.
N. IV: CAVE aperte nei terreni NETTUNO-PLUTONIANI a contatto di quelli di SEDIMENTO INFERIORE e MEDIO MARMI SOTTO-SALINI e QUASI STRATIFICATI - nome: NERO di PORTO VENERE; posizione geografica: GOLFO LUNENSE o della SPEZIA; qualità e caratteri delle pietre: Fondo nero -fumo venato di bianco e di giallo-arancio – Tessitura sub-saccaroide e granosa; non sempre uniforme. Suscettibile di pulimento ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea attraversata da vene di calcarea candida, e giallo- ocracea. Il naturalista G. Guidoni fu il primo a scuoprirvi numerosi esemplari di bivalvi; uso nelle arti: Cave conosciute dopo il secolo XIII. È marmo apprezzato per incrostare colonne ed altri lavori architettonici e mobiliari - nome: MARMO PISANO; posizione geografica: MONTE PISANO (presso i Bagni di S. Giuliano); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco-cereo tendente al pagliato. Tessutogranoso quasi saccaroide; pellucida.
Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea attraversata da filoncelli arenacei e talcosi di tinta giallognola; uso nelle arti: Cave aperte sino dai tempi Romani per gli edifizj di Pisa, dove tuttora questo marmo è adoprato.
MARMI MISCHI PAONAZZI e BRECCIATI - nome: MARMI MISCHI PAONAZZI e BRECCIATI; posizione geografica: STAZZEMA (nel canale delle Mulina a piè dell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Sono due qualità di brecce marmoree fra loro poco distanti. Quelle paonazze mischio-brecciate hanno un tessuto sublamellare; un fondo bianco-cereo con macchie lilla, roseo-giallastre, cementate da un calcareo- talcoso. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice colorita dagli ossidi di ferro e forse di manganese. Vi si trova una quantità di talco schistoso intarsiato a guisa di vene nella massa calcarea, per cui il marmo prende l’aspetto di un “Cipollino”; uso nelle arti: Cave aperte da Cosimo I verso la metà del secolo XVI. Fu adoprato più che oggi non è per colonne, tavole e altre opere architettoniche di gran mole.
- BARDIGLI FIORITI - nome: BARDIGLI FIORITI; posizione geografica: STAZZEMA (nel canale delle Mulina a piè dell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa. Pasta formata da schegge di calcarea saccaroide candida e di calcarea turchina. È fetida sotto il martello. Suscettibile di un bel pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia essenzialmente calcarea associata allo schisto argilloso calcareo. Sono accessorj il ferro solfurato e carburato, e talvolta il zolfo in cristalli; uso nelle arti: Si lavora in tavole segate in senso trasversale agli strati. È da 4 secoli ricercatissimo per tavole, impiallacciature e altre opere di lusso.
- nome: BROCCATELLO della GHERARDESCA; posizione geografica: CASTAGNETO (nei Monti della Gherardesca); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sublamellare di fondo bianco carnicino con macchie e vene di un rosso più o meno acceso. Durezza eguale; è suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina, colorita dal ferro ossidulato, e forse da qualche altro minerale accessorio; uso nelle arti: Per opere di ornato e segato in lastre fu adoprato sino dal secolo XIV nelle pareti esteriori della Metropolitana fiorentina.
- nome: PORTA SANTA o MARMO PERSICHINO di CALDANA; posizione geografica: CALDANA (nella Maremma Grossetana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco incarnato. Tessitura granosa, con gradazioni di tinta rossastra, vinata o bianco- cenerognola; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice, colorata da ossidi come sopra (Broccatello della Gherardesca). il prof. Paolo Savi trovò in questo marmo avanzi di Ammoniti; uso nelle arti: Per opere di quadro fu adoperato nella fabbrica del Duomo di Siena, e di quello di Grosseto, a partire dal secolo XIV.
- nome: BROCCATELLO di MONTIERI; posizione geografica: MONTIERI (nel poggio di Montieri); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco incarnato. Tessitura granosa, con gradazioni di tinta rossastra, vinata o bianco-cenerognola ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice, colorata da ossidi come il Broccatello della Gherardesca. È più ricco di Ammoniti del Marmo Persichino; uso nelle arti: Usato dai Senesi sino dai tempi della loro Repubblica - nome: BROCCATELLO di GERFALCO; posizione geografica: GERFALCO (nella Cornata di Gerfalco); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco incarnato.
Tessitura granosa, con gradazioni di tinta rossastra, vinata o bianco-cenerognola; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice, colorata da ossidi come il Broccatello della Gherardesca. È più ricco di Ammoniti del Marmo Persichino; uso nelle arti: Si crede sia stato usato in alcune fabbriche di Siena.
- nome: MARMO ROSSO di GARFAGNANA; posizione geografica: MASSA di SASSO ROSSO in Garfagnana; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura semi-granosa e quasi terrosa. Fondo laterizio con vene di un rosa vinato.
Pasta non sempre omogenea, né molto dura. Poco suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea - argillosa con ferro ossidato, e molti avanzi di grosse Ammoniti. Il prof.
Paolo Savi e olindo Dini vi hanno scoperto qualche bell’esemplare di Ortoceratiti; uso nelle arti: Poco usato per non trovarsi in grossi pezzi di pasta uniforme, e per l’appannato pulimento che riceve.
- nome: MARMO GIALLO e BROCCATELLO di SIENA; posizione geografica: MONTARRENTI (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa, compatta, talvolta saccaroide. Fondo bianco di miele retato di giallo, paonazzo o carnicino. È suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con un poco di allumina e di silice. Fra i minerali accessorj trovasi il ferro idrato e ossidato, e forse anche il manganese, e molti avanzi di grosse Ammoniti. Il prof. Paolo Savi e olindo Dini vi hanno scoperto qualche; uso nelle arti: Queste cave, aperte in tempi moderni, forniscono massi di gran mole per segarsi in tavole e altri ornamenti architettonici.
- nome: MARMO BROCCATELLO; posizione geografica: CELSA (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura e caratteri simili al marmo di Montarrenti; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina. Sono minerali accessorj quelli del marmo di Montarrenti ; uso nelle arti: Sono cave meno lavorate di quelle aperte a Montarrenti.
- nome: MARMO BROCCATELLO; posizione geografica: SPANNOCCHIA (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura e caratteri simili al marmo di Montarrenti; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina. Sono minerali accessorj quelli del marmo di Montarrenti ; uso nelle arti: Sono cave meno lavorate di quelle aperte a Montarrenti.
- nome: MARMO BROCCATELLO; posizione geografica: FROSINI (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura e caratteri simili al marmo di Montarrenti; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina. Sono minerali accessorj quelli del marmo di Montarrenti; uso nelle arti: Sono cave meno lavorate di quelle aperte a Montarrenti.
- DIASPRI - nome: DIASPRI; posizione geografica: BARGA (nella Valle del Serchio); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, disposta in strati di varia consistenza, elementi e colori. Questi ultimi cangiano dalla tinta laterizia a quella sanguigna vivacissima.
Venature e macchie di quarzo jalino candido; sostanze principali che le costituiscono: Roccia silicea con poca allumina e ossido di ferro. In origine fissile e argillosa di color rosso bruno, penetrata e convertita in diaspro da uno spato siliceo, che, ora in forma di vene, ora di macchie bianche dona alla roccia un aspetto agatato e brillantissimo. – Vedere BARGA di Garfagnana; uso nelle arti: Di questo diaspro è incrostata una gran parte della ricca cappella Regia di S. Lorenzo a Firenze. Sono cave abbandonate per mancanza di pezzi uniformemente diasprini e agatati.
- nome: DIASPRI; posizione geografica: PONTREMOLI (nel torrente Gordana); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, disposta in strati di varia consistenza, elementi e colori. Questi ultimi cangiano dalla tinta laterizia a quella sanguigna vivacissima.
Venature e macchie di quarzo jalino candido; sostanze principali che le costituiscono: Roccia silicea con poca allumina e ossido di ferro. In origine fissile e argillosa di color rosso bruno, penetrata e convertita in diaspro da uno spato siliceo, che, ora in forma di vene, ora di macchie bianche dona alla roccia un aspetto agatato e brillantissimo. – Vedere BARGA di Garfagnana; uso nelle arti: Non furono mai tentati che piccoli saggi.
-CALCEDONIE - nome: CALCEDONIE; posizione geografica: MONTE RUFFOLI (nel Volterrano fra le sorgenti della Trossa e della Sterza in Val di Cecina); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta e translucida. Fondo latteo giallastro, o bigio-celestino graduato. Superficie ruvida tubercolosa, coperta da una corteccia screpolata giallo- bruna terrosa ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia quarzosa in pezzi isolati di figura tondeggiante. È formata di pietre cornea, o petroselce agatoide, che a guisa di filoni si incontra fra i gabbri serpentinosi di quella proteiforme contrada; uso nelle arti: Si cava per l’Imperiale e Regio Laboratorio delle pietre dure a Firenze. Varj mobili preziosi dei RR. palazzi e cappelle sono intarsiati o fatti di queste calcedonie.
- PIETRA VERRUCANA o BRECCIA della VERRUCA - nome: PIETRA VERRUCANA o BRECCIA della VERRUCA; posizione geografica: sotto il MONTE della VERRUCA di PISA; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura brecciata sub-granulare e stratificata, variamente colorata. Durissima, ruvida, non suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia siliceo-argillosa composta di frammenti di ardesia e di quarzo, attraversati e collegati da numerose vene o filoncini di quarzo pingue e talcoso, talora cristallino a guisa d’ingemmamenti. Fra i minerali accessorj avvi la Clorite; uso nelle arti: Cave aperte da tempi remotissimi per farne ottime macine da mulini di qualsiasi grandezza.
- PIETRA da ALLUME o ALLUMITE - nome: PIETRA da ALLUME o ALLUMITE; posizione geografica: MONTIERI (presso Massa Marittima in Val di Cornia); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sub- granulare stratificata. Trovasi subalterna a uno schisto siliceo-calcareo. Aspetto careo bianco-livido, talora carnicino. Untuosa al tatto; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di allumina e di silice solfurata con potassa. Sono minerali accessorj i solfuri di ferro, di antimonio e di piombo; uso nelle arti: Cave aperte sino dal secolo XIII, e conseguentemente assai prima di quellefamose della Tolfa. Sono tuttora in attività.
- nome: PIETRA da ALLUME o ALLUMITE; posizione geografica: MONTEROTONDO (sotto Monte Leo in Val di Cornia); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sub- granulare stratificata. Trovasi subalterna a uno schisto siliceo-calcareo. Aspetto careo bianco-livido, talora carnicino. Untuosa al tatto; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di allumina e di silice solfurata con potassa. Sono minerali accessorj i solfuri di ferro, di antimonio e di piombo; uso nelle arti: Furono scavate dal secolo XIII. Attualmente abbandonate.
- nome: PIETRA da ALLUME o ALLUMITE; posizione geografica: CASTELNUOVO (in Val di Cecina); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sub-granulare stratificata. Trovasi subalterna a uno schisto siliceo- calcareo. Aspetto careo bianco-livido, talora carnicino.
Untuosa al tatto ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di allumina e di silice solfurata con potassa. Sono minerali accessorj i solfuri di ferro, di antimonio e di piombo; uso nelle arti: Furono scavate dal secolo XIII. Attualmente abbandonate.
N. V: CAVE aperte nei terreni SECONDARI, o di SEDIMENTO INFERIORE e MEDIO - nome: ALABASTRO - CALCAREO; posizione geografica: CA STELNUOVO dell’ABATE (in Val d’Orcia nel Senese); qualità e caratteri delle pietre: Struttura granulare marmorea, candida, talvolta macchiata a zone di color violetto, rosco o cotognino. È suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea semplice concrezionata e stalattitica racchiusa fra la calcarea compatta a potenti filoni insieme con altra a grana più distinta, che prende l’aspetto di un bellissimo travertino; uso nelle arti: Cave conosciute sino dai tempi romani. Il vicino tempio di S.
Antimo è costruito di questa pietra, detta “Alabastro di Siena”. È marmo apprezzato per incrostare colonne ed altri lavori architettonici e mobiliari - nome: MARMO NERO E BIANCO di CHIANCIANO; posizione geografica: CHIANCIANO (nel Monte della Maddalena in Val di Chiana); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura subgranulare compatta. Fondo nerastro retato da frequenti vene di spato candido. Prende un buon pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea semi-cristallina racchiusa fra quella stratiforme compatta. Sono minerali accessorj il ferro oligisto, e ossidulato, donde ripete la sua tinta; uso nelle arti: È adoprato nel paese per colonne, pilastri, capitelli e altre opere di quadro.
- nome: MARMO ROSSO di MONSUMMANO; posizione geografica: MONSUMMANO (nel Monte omonimo in Val di Nievole) e MONTE RANTOLI (in Val d’Ema); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta. Fondo rosso laterizio attraversato da vene bianche e grigio-verdastre. Riceve un sufficiente pulimento ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea compatta con vene spatiche di grandezza ineguale. È colorata da ossidi di ferro, e forse di manganese, come quello che cavavasi a S. Giusto a Monte Rantoli; uso nelle arti: Marmo adoprato in lastre e in grandi saldezze nel tempio maggiore e nella gran torre di Giotto a Firenze.
- nome: PIETRA RUINIFORME e LITOGRAFICA; posizione geografica: PONTE a RIGNANO (nel Val d’Arno di sopra a Firenze); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta. Pasta uniforme cenerina con vene macchiate di giallo-marrone; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea sedimentaria. Sono accessorie la silice ferrifera penetrata a guisa di venule nella massa calcarea. Quella priva di vene serve alla litografia; uso nelle arti: Cave aperte da poco tempo per l’uso della litografia, 1/2 miglio a ponente del Ponte a Rignano - nome: PIETRA SERENA o ARENARIA FINE; posizione geografica: FIESOLE (sul monte di Fiesole e in molte altre pendici dell’Appennino Toscano); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta e stratiforme.
Color bigio-azzurrognolo, talvolta con zone di un giallo ceciato. Durezza uniforme e suscettibile di pulimento ; sostanze principali che le costituiscono:Roccia composta di granellini di quarzo, e di molte squamette di mica argentina. La calcarea, l’allumina e il ferro idrato sono le sostanze accessorie, la cui maggiore o minore proporzione influisce sulla qualità e pregio della pietra ; uso nelle arti: Fra le cave arenarie dell’Appennino sono queste di Fiesole le più famigerate per le opere di quadro.
Esse hanno fornito da diciotto secoli il materiale maggiore a Firenze.
- nome: PIETRA FORTE di FIRENZE; posizione geografica: MONTE RIPALDI e CAMPORA (nei poggi contigui a Firenze dal lato australe); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta stratiforme. Frattura scagliosa. Color bigio alquanto azzurrognolo. È attraversata da vene spatiche. Durissima, e divisibile in lastroni; sostanze principali che le costituiscono: Roccia siliceo-calcareaappartenente alla formazione della Pietra Serena di Fiesole, ma più scarsa di mica, più copiosa di calce carbonata. N.B. Il granitello di Mosciano è un conglomerato calcareo-siliceo con Nummuliti; uso nelle arti: Serve giornalmente, dal tempo del potestà Rubaconte in poi, al selciato delle strade di Firenze N. VI: CAVE aperte nei terreni TERZIARJ, o di SEDIMENTO SUPERIOE - nome: ALABASTRO GESSOSO; posizione geografica: VOLTERRA (a S. Anastasio e a Ugliano); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, traslucida, di un bianco latteo; talvolta venato di giallo e di bigio cupo. Dolcissimo ad essere lavorato e ridotto a lucentezza di spato ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice consistente in calce pura saturata di aciso solforico, Trovasi in rognoni (ovoli) incrostati di cristalli di selenite, dentro la marna cerulea conchigliare; uso nelle arti: L’alabastro di Volterra è usato sino dai secoli Etruschi, siccome lo attestano i sepolcreti di quella città.
- nome: ALABASTRO GESSOSO; posizione geografica: CASTELLINA MARITTIMA (in Val di Fine); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, traslucida, di un bianco latteo; talvolta venato di giallo e di bigio cupo. Dolcissimo ad essere lavorato e ridotto a lucentezza di spato ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice consistente in calce pura saturata di aciso solforico, Trovasi in rognoni (ovoli) incrostati di cristalli di selenite, dentro la marna cerulea conchigliare. – Vedere CASTELLINA MARITTIMA; uso nelle arti: Forniscono “ovoli” di una mole maggiore dell’alabastro presso Volterra.
Continuando il metodo sinottico stato da noi adottato all'articolo Acque Minerali, esporremo qui per serie le principali cave di marmi e pietre da lavoro distribuite secondo la formazione dei terreni. La natura di quest'articolo non permettendo di entrare in dettagli, mi gioverà solamente avvertire, che, oltre le quattro formazioni geologiche; nelle quali possono suddividersi i terreni della Toscana, cioè in Volcanici; in Plutoniani, o di Sollevamento ; in Secoondarj, o di Sedimento inferiore; o in Terziarj, o di Sedimento superiore, esistono eziandio altre rocce intermedie o di transizione fra le rocce Plutoniane e quelle Sedimentarie, dove sono state aperte molte cave di pietre.
Ho procurato pertanto di riunire questi terreni Nettuno Plutoniani in un quadro costituente il N.° IV delle Tavole Sinottiche qui appresso disposte.
PROSPETTO delle Cave di Marmi e di altre Pietre, distribuito secondo la struttura e qualità dei Terreni, cui appartengono.
N. I: CAVE aperte nei terreni VOLCANICI, ovvero traboccati dai VULCANI SPENTI della Toscana - nome: LAVA BASALTINA; posizione geografica: RADICOFANI (sommità del monte); qualità e caratteri delle pietre: Colore scuro nerastro. Tessuto granoso cellulare, con piccole particelle luccicanti e scoriacee.
Durezza eguale; sostanze principali che le costituiscono: Roccia a base di feldspato con pirosseno e anfigene, stata fusa e traboccata dai Vulcani spenti della Toscana meridionale ; uso nelle arti: È adoprata per materiale da costruzione, e per macine - nome: PEPERINO o TRACHITE; posizione geografica: ABBADIA S. SALVADORE (Montamiata), PIAN CASTAGNAJO (Montamiata), SANTA FIORA (Montamiata), CASTEL DEL PIANO (Montamiata); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa porfiritica. Colore grigio-bruno sparso di grani e cristalli neri o color persichino sudicio, violetto, giallo vetrino e bianco opaco. Durezza ineguale. È ruvida al tatto ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia eminentemente feldspatica con poco quarzo, seminata di squamme di mica, con cristalli di feldspato bigio, violetto e giallastro; racchiudenti nuclei di ferro carburato, o rognoni trachitici più compatti e semifusi, detti volgarmente “Anime di Sasso”; uso nelle arti: Si usa per opere architettoniche non delicate da costruzione, o per lastricare le strade N. II: CAVE di Pietre aperte nei terreni PLUTONIANO- PRIMORDIALI - nome: GRANITI; posizione geografica: ISOLA di ELBA a CAMPO; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa contemporaneamente cristallizzata.
Fondo grigio picchiettato di bianco, di nero e di violetto.
Durissima, e suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di cristalli di feldspato, di quarzo e di mica intimamente aggregati.
Racchiude come minerali accessorj bellissime cristallizzazioni di turmaline, di acque marine, berilli, granati, ec. Le termaline formano talvolta dei piccoli filoni; uso nelle arti: Per opere grandiose di decorazione.
– Le cave aperte dai Romani sulla costa di Pimontenell’Isola d’Elba, e presso al porto del Giglio, sono abbandonate.
- nome: GRANITI; posizione geografica: ISOLA del GIGLIO; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa contemporaneamente cristallizzata. Fondo grigio picchiettato di bianco, di nero e di violetto. Durissima, e suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di cristalli di feldspato, di quarzo e di mica intimamente aggregati. Racchiude come minerali accessorj bellissime cristallizzazioni di turmaline, di acque marine, berilli, granati, ec. Le termaline formano talvolta dei piccoli filoni; uso nelle arti: Per opere grandiose di decorazione. – Le cave aperte dai Romani sulla costa di Pimontenell’Isola d’Elba, e presso al porto del Giglio, sono abbandonate.
N. III: CAVE aperte nei terreni NETTUNIANI eminentemente PLUTONIZZATI GABBRI e SERPENTINI - nome: PRATO VERDE o NERO di PRATO; posizione geografica: PRATO (nel Monte Ferrato); qualità e caratteri delle pietre: Tessuto granoso variegato, pellucido. Fondo verde cupo punteggiato di verde-porro, grigio o nerastro. Capace di pulimento ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia diallagico- magnesifera composta di serpentina più o meno ricca di diallagio metalloide, ossia Bronzite. Frattura concoide- scagliosa ; uso nelle arti: Per lavori architettonici, ed anche per piccoli oggetti di ornato. Usato a Firenze, a Prato, a Pistoja, ec. da tempo antico.
- nome: GABBRO e PIETRA di FIGLINE; posizione geografica: (nel Monte Ferrato); qualità e caratteri delle pietre: Tessuto granoso intralciato somigliante alla serpentina, i di cui elementi sono distribuiti quasi alla foggia di un rozzo granito; per cui si chiamò fra noi Granitone; sostanze principali che le costituiscono: Roccia siliceo-feldspatica composta di nuclei discretamente grandi di giada tenace color violetto o biancastro, con pochi cristalli di diallagio metalloide grigio-verdastro. Vi si trova pure della Prenite bianca in masse e in vene; uso nelle arti: Si cava in grosse moli per le macine da mulini che sono forse le migliori e le più ricercate nella Toscana.
- nome: PIETRA MALTESCA; posizione geografica: PIETRAMALA (presso Le Filigare); qualità e caratteri delle pietre: È a più grossi elementi del Granitone di Prato, color verde-porro o verde cupo. È meno tenace; sostanze principali che le costituiscono: Abbonda di diallagio in grandi cristalli di un lustro spatico, con giada color verde-prasio; uso nelle arti: Si adopera allo stesso uso di macine, formate però di più pezzi.
- nome: SERPENTINO o MARMO NERO di SIENA; posizione geografica: MURLO di VESCOVADO (nel poggio di Vallerano); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura serpentinosa di pasta smorta, con fondo nero e macchiato di una sostanza steatiosa verde-mare. È suscettibile di un pingue pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Somiglia al Nero di Prato. La serpentina è meno ricca di diallagio, e più steatiosa ; uso nelle arti: Si lavora a diversi usi, per materiale di fabbriche o di ornato nella città di Siena.
- nome: GABBRO della MONTAGNUOLA di SIENA; posizione geografica: BELLARIA (presso la pieve a Scuola); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa intralciata. Fondo bigio macchiato di cenerino, e di verdognolo biancastro ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di giada tenace bianca, talvolta colorita in verde di prasio con diallagio ora cenerino ora nero luccicante; uso nelle arti: Può servire per macine al pari dei gabbri di molte altre località.
MARMI BIANCHI SALINI - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: CARRARA (sul fianco meridionale del Monte Sagro nell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido, non di rado venato o macchiato in nerastro, grigio-turchino e paonazzo dai minerali accessorj diffusi o riuniti in vene e filoncini dentro la massa marmorea. Tessuto granoso saccaroide.
Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice, consistente in calce carbonata a minuti cristalli. I minerali accessorj, rari nel marmo bianco, più frequenti nel venato e colorito, sono il ferro ossidulato, oligisto e solfurato, il quarzo in “cristalli di Monte” e in smeriglio, e più di rado in zolfo ; uso nelle arti: Sono le più antiche, le più preziose e le più famigerate cave dell’Europa, stante la bellezza e copia dei suoi marmi statuarj, venati e coloriti in turchino (bardigli). Le usarono i Romani, e forse gli Etruschi sotto nome di Lunensi Lapidicine - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: SERAVEZZA (nel Monte della Cappella sull’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide a grana più grossa che nel marmo statuario del Monte Altissimo. Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice come la precedente (Carrara, fianco meridionale del Monte Sagro). Sono minerali accessorj diffusi in vene, in macchie, o riuniti in cristalli, lo zolfo, le piriti e il ferro magnetico; uso nelle arti: Le cave della Cappella non contano, che si sappia, una lavorazione più antica del secolo XIV.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: SERAVEZZA (nel Mont’Altissimo sull’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido. Tessuto saccaroide a grana con pochissime ed esili macchie. Consistenza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice come la precedente (Seravezza, Monte della Cappella) con pochissimi minerali accessorj, fra i quali il maggiore è il ferro ossidulato; uso nelle arti: Cave state scoperte da Michelagnolo Bonarruoti, e ora rimesse in attività e ingrandite da Marco Borrini.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: MASSA di CARRARA (nell’Alpe Bassa sul Frigido); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide, grana più grossa che nel marmo statuario. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea carbonata saccaroide con gli stessi minerali accessori che nei marmi di Carrara; uso nelle arti: Cave aperte nel secolo XVIII, e abbandonate per la mancanza di strade rotabili.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: MONTIGNOSO LUCCHESE (sotto il Monte Corchia nell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide, grana più grossa che nel marmo statuario. Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea carbonata saccaroide con gli stessi minerali accessori che nei marmi di Carrara ; uso nelle arti: Cave incipienti state aperte nel principio di questo secolo.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: EQUI nel FIVIZZANESE (sotto il Pizzo d’Uccello nell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco venato. Tessuto saccaroide, grana più grossa che nel marmo statuario. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea carbonata saccaroide con gli stessi minerali accessori che nei marmi di Carrara ; uso nelle arti: Cave aperte nei secoli trascorsi per lavori architettonici e di ornato in alcuni paesi della Lunigiana. Ora abbandonate per la difficoltà del trasporto.
- nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: CAMPIGLIA in MAREMMA (nel Monte Calvo, continuazione della giogaja della Gherardesca); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido.
Tessuto a grana larga lamellare, e in alcuni punti saccaroide. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea cristallina talvolta a contatto di una meno salina di color rossiccio che appartiene al quadro n° IV (quadro relativo alle “cave aperte nei terreni nettuno-plutoniani a contatto di quelli di sedimento inferiore e medio”); uso nelle arti: Cave aperte probabilmente al tempo de’Romani per lavori di quadro. – Vedere CAMPIGLIA - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: CASTAGNETO della GHERARDESCA (nel Monte Calvo, continuazione della giogaja della Gherardesca); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco candido. Tessuto a grana larga lamellare, e in alcuni punti saccaroide. Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea cristallina talvolta a contatto di una meno salina di color rossiccio che appartiene al quadro n° IV (quadro relativo alle “cave aperte nei terreni nettuno-plutoniani a contatto di quelli di sedimento inferiore e medio”); uso nelle arti: Cave aperte probabilmente al tempo de’Romani per lavori di quadro. – Vedere CAMPIGLIA - nome: MARMI BIANCHI SALINI; posizione geografica: RIO (nell’Isola di Elba a Capo d’Arco); qualità e caratteri delle pietre: Fondo candido tendente al grigio con venule e nodi di color verdastro e di un lucente talcoso. Tessuto granoso lamellare. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice come la precedente (di Campiglia in Maremma e Castagneto della Gherardesca), a grana più minuta e sparsa di macchie grigie e talcose. I minerali accessorj che la deturpano sono il ferro e il talco; uso nelle arti: Cave di recente lavorazione, che forniscono massi mediocri per lavori di scultura e di ornato.
N. IV: CAVE aperte nei terreni NETTUNO-PLUTONIANI a contatto di quelli di SEDIMENTO INFERIORE e MEDIO MARMI SOTTO-SALINI e QUASI STRATIFICATI - nome: NERO di PORTO VENERE; posizione geografica: GOLFO LUNENSE o della SPEZIA; qualità e caratteri delle pietre: Fondo nero -fumo venato di bianco e di giallo-arancio – Tessitura sub-saccaroide e granosa; non sempre uniforme. Suscettibile di pulimento ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea attraversata da vene di calcarea candida, e giallo- ocracea. Il naturalista G. Guidoni fu il primo a scuoprirvi numerosi esemplari di bivalvi; uso nelle arti: Cave conosciute dopo il secolo XIII. È marmo apprezzato per incrostare colonne ed altri lavori architettonici e mobiliari - nome: MARMO PISANO; posizione geografica: MONTE PISANO (presso i Bagni di S. Giuliano); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco-cereo tendente al pagliato. Tessutogranoso quasi saccaroide; pellucida.
Durezza uniforme; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice calcarea attraversata da filoncelli arenacei e talcosi di tinta giallognola; uso nelle arti: Cave aperte sino dai tempi Romani per gli edifizj di Pisa, dove tuttora questo marmo è adoprato.
MARMI MISCHI PAONAZZI e BRECCIATI - nome: MARMI MISCHI PAONAZZI e BRECCIATI; posizione geografica: STAZZEMA (nel canale delle Mulina a piè dell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Sono due qualità di brecce marmoree fra loro poco distanti. Quelle paonazze mischio-brecciate hanno un tessuto sublamellare; un fondo bianco-cereo con macchie lilla, roseo-giallastre, cementate da un calcareo- talcoso. Durezza uniforme ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice colorita dagli ossidi di ferro e forse di manganese. Vi si trova una quantità di talco schistoso intarsiato a guisa di vene nella massa calcarea, per cui il marmo prende l’aspetto di un “Cipollino”; uso nelle arti: Cave aperte da Cosimo I verso la metà del secolo XVI. Fu adoprato più che oggi non è per colonne, tavole e altre opere architettoniche di gran mole.
- BARDIGLI FIORITI - nome: BARDIGLI FIORITI; posizione geografica: STAZZEMA (nel canale delle Mulina a piè dell’Alpe Apuana); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa. Pasta formata da schegge di calcarea saccaroide candida e di calcarea turchina. È fetida sotto il martello. Suscettibile di un bel pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia essenzialmente calcarea associata allo schisto argilloso calcareo. Sono accessorj il ferro solfurato e carburato, e talvolta il zolfo in cristalli; uso nelle arti: Si lavora in tavole segate in senso trasversale agli strati. È da 4 secoli ricercatissimo per tavole, impiallacciature e altre opere di lusso.
- nome: BROCCATELLO della GHERARDESCA; posizione geografica: CASTAGNETO (nei Monti della Gherardesca); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sublamellare di fondo bianco carnicino con macchie e vene di un rosso più o meno acceso. Durezza eguale; è suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina, colorita dal ferro ossidulato, e forse da qualche altro minerale accessorio; uso nelle arti: Per opere di ornato e segato in lastre fu adoprato sino dal secolo XIV nelle pareti esteriori della Metropolitana fiorentina.
- nome: PORTA SANTA o MARMO PERSICHINO di CALDANA; posizione geografica: CALDANA (nella Maremma Grossetana); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco incarnato. Tessitura granosa, con gradazioni di tinta rossastra, vinata o bianco- cenerognola; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice, colorata da ossidi come sopra (Broccatello della Gherardesca). il prof. Paolo Savi trovò in questo marmo avanzi di Ammoniti; uso nelle arti: Per opere di quadro fu adoperato nella fabbrica del Duomo di Siena, e di quello di Grosseto, a partire dal secolo XIV.
- nome: BROCCATELLO di MONTIERI; posizione geografica: MONTIERI (nel poggio di Montieri); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco incarnato. Tessitura granosa, con gradazioni di tinta rossastra, vinata o bianco-cenerognola ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice, colorata da ossidi come il Broccatello della Gherardesca. È più ricco di Ammoniti del Marmo Persichino; uso nelle arti: Usato dai Senesi sino dai tempi della loro Repubblica - nome: BROCCATELLO di GERFALCO; posizione geografica: GERFALCO (nella Cornata di Gerfalco); qualità e caratteri delle pietre: Fondo bianco incarnato.
Tessitura granosa, con gradazioni di tinta rossastra, vinata o bianco-cenerognola; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina e silice, colorata da ossidi come il Broccatello della Gherardesca. È più ricco di Ammoniti del Marmo Persichino; uso nelle arti: Si crede sia stato usato in alcune fabbriche di Siena.
- nome: MARMO ROSSO di GARFAGNANA; posizione geografica: MASSA di SASSO ROSSO in Garfagnana; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura semi-granosa e quasi terrosa. Fondo laterizio con vene di un rosa vinato.
Pasta non sempre omogenea, né molto dura. Poco suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea - argillosa con ferro ossidato, e molti avanzi di grosse Ammoniti. Il prof.
Paolo Savi e olindo Dini vi hanno scoperto qualche bell’esemplare di Ortoceratiti; uso nelle arti: Poco usato per non trovarsi in grossi pezzi di pasta uniforme, e per l’appannato pulimento che riceve.
- nome: MARMO GIALLO e BROCCATELLO di SIENA; posizione geografica: MONTARRENTI (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa, compatta, talvolta saccaroide. Fondo bianco di miele retato di giallo, paonazzo o carnicino. È suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con un poco di allumina e di silice. Fra i minerali accessorj trovasi il ferro idrato e ossidato, e forse anche il manganese, e molti avanzi di grosse Ammoniti. Il prof. Paolo Savi e olindo Dini vi hanno scoperto qualche; uso nelle arti: Queste cave, aperte in tempi moderni, forniscono massi di gran mole per segarsi in tavole e altri ornamenti architettonici.
- nome: MARMO BROCCATELLO; posizione geografica: CELSA (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura e caratteri simili al marmo di Montarrenti; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina. Sono minerali accessorj quelli del marmo di Montarrenti ; uso nelle arti: Sono cave meno lavorate di quelle aperte a Montarrenti.
- nome: MARMO BROCCATELLO; posizione geografica: SPANNOCCHIA (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura e caratteri simili al marmo di Montarrenti; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina. Sono minerali accessorj quelli del marmo di Montarrenti ; uso nelle arti: Sono cave meno lavorate di quelle aperte a Montarrenti.
- nome: MARMO BROCCATELLO; posizione geografica: FROSINI (nella Montagnola di Siena); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura e caratteri simili al marmo di Montarrenti; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea con poca allumina. Sono minerali accessorj quelli del marmo di Montarrenti; uso nelle arti: Sono cave meno lavorate di quelle aperte a Montarrenti.
- DIASPRI - nome: DIASPRI; posizione geografica: BARGA (nella Valle del Serchio); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, disposta in strati di varia consistenza, elementi e colori. Questi ultimi cangiano dalla tinta laterizia a quella sanguigna vivacissima.
Venature e macchie di quarzo jalino candido; sostanze principali che le costituiscono: Roccia silicea con poca allumina e ossido di ferro. In origine fissile e argillosa di color rosso bruno, penetrata e convertita in diaspro da uno spato siliceo, che, ora in forma di vene, ora di macchie bianche dona alla roccia un aspetto agatato e brillantissimo. – Vedere BARGA di Garfagnana; uso nelle arti: Di questo diaspro è incrostata una gran parte della ricca cappella Regia di S. Lorenzo a Firenze. Sono cave abbandonate per mancanza di pezzi uniformemente diasprini e agatati.
- nome: DIASPRI; posizione geografica: PONTREMOLI (nel torrente Gordana); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, disposta in strati di varia consistenza, elementi e colori. Questi ultimi cangiano dalla tinta laterizia a quella sanguigna vivacissima.
Venature e macchie di quarzo jalino candido; sostanze principali che le costituiscono: Roccia silicea con poca allumina e ossido di ferro. In origine fissile e argillosa di color rosso bruno, penetrata e convertita in diaspro da uno spato siliceo, che, ora in forma di vene, ora di macchie bianche dona alla roccia un aspetto agatato e brillantissimo. – Vedere BARGA di Garfagnana; uso nelle arti: Non furono mai tentati che piccoli saggi.
-CALCEDONIE - nome: CALCEDONIE; posizione geografica: MONTE RUFFOLI (nel Volterrano fra le sorgenti della Trossa e della Sterza in Val di Cecina); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta e translucida. Fondo latteo giallastro, o bigio-celestino graduato. Superficie ruvida tubercolosa, coperta da una corteccia screpolata giallo- bruna terrosa ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia quarzosa in pezzi isolati di figura tondeggiante. È formata di pietre cornea, o petroselce agatoide, che a guisa di filoni si incontra fra i gabbri serpentinosi di quella proteiforme contrada; uso nelle arti: Si cava per l’Imperiale e Regio Laboratorio delle pietre dure a Firenze. Varj mobili preziosi dei RR. palazzi e cappelle sono intarsiati o fatti di queste calcedonie.
- PIETRA VERRUCANA o BRECCIA della VERRUCA - nome: PIETRA VERRUCANA o BRECCIA della VERRUCA; posizione geografica: sotto il MONTE della VERRUCA di PISA; qualità e caratteri delle pietre: Tessitura brecciata sub-granulare e stratificata, variamente colorata. Durissima, ruvida, non suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia siliceo-argillosa composta di frammenti di ardesia e di quarzo, attraversati e collegati da numerose vene o filoncini di quarzo pingue e talcoso, talora cristallino a guisa d’ingemmamenti. Fra i minerali accessorj avvi la Clorite; uso nelle arti: Cave aperte da tempi remotissimi per farne ottime macine da mulini di qualsiasi grandezza.
- PIETRA da ALLUME o ALLUMITE - nome: PIETRA da ALLUME o ALLUMITE; posizione geografica: MONTIERI (presso Massa Marittima in Val di Cornia); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sub- granulare stratificata. Trovasi subalterna a uno schisto siliceo-calcareo. Aspetto careo bianco-livido, talora carnicino. Untuosa al tatto; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di allumina e di silice solfurata con potassa. Sono minerali accessorj i solfuri di ferro, di antimonio e di piombo; uso nelle arti: Cave aperte sino dal secolo XIII, e conseguentemente assai prima di quellefamose della Tolfa. Sono tuttora in attività.
- nome: PIETRA da ALLUME o ALLUMITE; posizione geografica: MONTEROTONDO (sotto Monte Leo in Val di Cornia); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sub- granulare stratificata. Trovasi subalterna a uno schisto siliceo-calcareo. Aspetto careo bianco-livido, talora carnicino. Untuosa al tatto; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di allumina e di silice solfurata con potassa. Sono minerali accessorj i solfuri di ferro, di antimonio e di piombo; uso nelle arti: Furono scavate dal secolo XIII. Attualmente abbandonate.
- nome: PIETRA da ALLUME o ALLUMITE; posizione geografica: CASTELNUOVO (in Val di Cecina); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura sub-granulare stratificata. Trovasi subalterna a uno schisto siliceo- calcareo. Aspetto careo bianco-livido, talora carnicino.
Untuosa al tatto ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia composta di allumina e di silice solfurata con potassa. Sono minerali accessorj i solfuri di ferro, di antimonio e di piombo; uso nelle arti: Furono scavate dal secolo XIII. Attualmente abbandonate.
N. V: CAVE aperte nei terreni SECONDARI, o di SEDIMENTO INFERIORE e MEDIO - nome: ALABASTRO - CALCAREO; posizione geografica: CA STELNUOVO dell’ABATE (in Val d’Orcia nel Senese); qualità e caratteri delle pietre: Struttura granulare marmorea, candida, talvolta macchiata a zone di color violetto, rosco o cotognino. È suscettibile di pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea semplice concrezionata e stalattitica racchiusa fra la calcarea compatta a potenti filoni insieme con altra a grana più distinta, che prende l’aspetto di un bellissimo travertino; uso nelle arti: Cave conosciute sino dai tempi romani. Il vicino tempio di S.
Antimo è costruito di questa pietra, detta “Alabastro di Siena”. È marmo apprezzato per incrostare colonne ed altri lavori architettonici e mobiliari - nome: MARMO NERO E BIANCO di CHIANCIANO; posizione geografica: CHIANCIANO (nel Monte della Maddalena in Val di Chiana); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura subgranulare compatta. Fondo nerastro retato da frequenti vene di spato candido. Prende un buon pulimento; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea semi-cristallina racchiusa fra quella stratiforme compatta. Sono minerali accessorj il ferro oligisto, e ossidulato, donde ripete la sua tinta; uso nelle arti: È adoprato nel paese per colonne, pilastri, capitelli e altre opere di quadro.
- nome: MARMO ROSSO di MONSUMMANO; posizione geografica: MONSUMMANO (nel Monte omonimo in Val di Nievole) e MONTE RANTOLI (in Val d’Ema); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta. Fondo rosso laterizio attraversato da vene bianche e grigio-verdastre. Riceve un sufficiente pulimento ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea compatta con vene spatiche di grandezza ineguale. È colorata da ossidi di ferro, e forse di manganese, come quello che cavavasi a S. Giusto a Monte Rantoli; uso nelle arti: Marmo adoprato in lastre e in grandi saldezze nel tempio maggiore e nella gran torre di Giotto a Firenze.
- nome: PIETRA RUINIFORME e LITOGRAFICA; posizione geografica: PONTE a RIGNANO (nel Val d’Arno di sopra a Firenze); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta. Pasta uniforme cenerina con vene macchiate di giallo-marrone; sostanze principali che le costituiscono: Roccia calcarea sedimentaria. Sono accessorie la silice ferrifera penetrata a guisa di venule nella massa calcarea. Quella priva di vene serve alla litografia; uso nelle arti: Cave aperte da poco tempo per l’uso della litografia, 1/2 miglio a ponente del Ponte a Rignano - nome: PIETRA SERENA o ARENARIA FINE; posizione geografica: FIESOLE (sul monte di Fiesole e in molte altre pendici dell’Appennino Toscano); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta e stratiforme.
Color bigio-azzurrognolo, talvolta con zone di un giallo ceciato. Durezza uniforme e suscettibile di pulimento ; sostanze principali che le costituiscono:Roccia composta di granellini di quarzo, e di molte squamette di mica argentina. La calcarea, l’allumina e il ferro idrato sono le sostanze accessorie, la cui maggiore o minore proporzione influisce sulla qualità e pregio della pietra ; uso nelle arti: Fra le cave arenarie dell’Appennino sono queste di Fiesole le più famigerate per le opere di quadro.
Esse hanno fornito da diciotto secoli il materiale maggiore a Firenze.
- nome: PIETRA FORTE di FIRENZE; posizione geografica: MONTE RIPALDI e CAMPORA (nei poggi contigui a Firenze dal lato australe); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura compatta stratiforme. Frattura scagliosa. Color bigio alquanto azzurrognolo. È attraversata da vene spatiche. Durissima, e divisibile in lastroni; sostanze principali che le costituiscono: Roccia siliceo-calcareaappartenente alla formazione della Pietra Serena di Fiesole, ma più scarsa di mica, più copiosa di calce carbonata. N.B. Il granitello di Mosciano è un conglomerato calcareo-siliceo con Nummuliti; uso nelle arti: Serve giornalmente, dal tempo del potestà Rubaconte in poi, al selciato delle strade di Firenze N. VI: CAVE aperte nei terreni TERZIARJ, o di SEDIMENTO SUPERIOE - nome: ALABASTRO GESSOSO; posizione geografica: VOLTERRA (a S. Anastasio e a Ugliano); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, traslucida, di un bianco latteo; talvolta venato di giallo e di bigio cupo. Dolcissimo ad essere lavorato e ridotto a lucentezza di spato ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice consistente in calce pura saturata di aciso solforico, Trovasi in rognoni (ovoli) incrostati di cristalli di selenite, dentro la marna cerulea conchigliare; uso nelle arti: L’alabastro di Volterra è usato sino dai secoli Etruschi, siccome lo attestano i sepolcreti di quella città.
- nome: ALABASTRO GESSOSO; posizione geografica: CASTELLINA MARITTIMA (in Val di Fine); qualità e caratteri delle pietre: Tessitura granosa compatta, traslucida, di un bianco latteo; talvolta venato di giallo e di bigio cupo. Dolcissimo ad essere lavorato e ridotto a lucentezza di spato ; sostanze principali che le costituiscono: Roccia semplice consistente in calce pura saturata di aciso solforico, Trovasi in rognoni (ovoli) incrostati di cristalli di selenite, dentro la marna cerulea conchigliare. – Vedere CASTELLINA MARITTIMA; uso nelle arti: Forniscono “ovoli” di una mole maggiore dell’alabastro presso Volterra.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 625.
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