CHIUSURE

in Val d'Ombrone.

Villaggio con antica parrocchia (S. Angelo in Luco) nel piviere di S. Maria in Salto, Comunità, Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a ostro di Asciano, Diocesi di Pienza, già di Arezzo, Compartimento di Siena.
Risiede sopra una elevata e franante piaggia, già coperta di selve, in mezzo alle quali fu eretto il monastero del Monte Oliveto maggiore, compreso nel popolo e distretto di Chiusure, da cui trovasi mezzo miglio lontano. – Vedere BADIA di MONTE OLIVETO MAGGIORE.
L'antichità di questa selvosa Chiusura si manifesta dal titolo della sua chiesa che di S. Angelo in Luco portava il nome al principio del secolo VIII, come apparisce dalla nota questione fra i vescovi di Siena e quelli di Arezzo. In simil guisa essa continuò a chiamarsi nel secolo XIV, trovandosi nominata nella bolla di approvazione della Congregazione degli Olivetani, e del loro monastero maggiore, ove si dice essere questo fondato nel distretto della parrocchia di S. Michele in Luco. La qual chiesa nel secolo XIII era decorata del titolo di canonica, nel tempo che altra cappella di quel distretto era intitolata a S.
Leonardo de Chiusuris.
In alcune vetuste memorie senesi fu notato, che Antonio di Meo Tolomei comprò Chiusure nel 1333. Né vi è duopo aggiungere che il fondatore della Congregazione di Monte Oliveto apparteneva alla stessa prosapia senese dei Tolomei, e che selvoso era il poggio di Acona, dove fu eretto il primo eremo.
La parroccia di S. Michele di Chiusure conta 526 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 730.