COLOMBA (S.)

nella Montagnola di Siena.

Villa grandiosa che ebbe nome da un'antica cappella, e che lo diede egualmente alla vicina pieve di S. Pietro a S.
Colomba, nella Comunità e 6 miglia toscane a ostro di Monteriggioni, Giurisdizione di Sovicille, Diocesi e Compartimento di Siena, da cui 5 miglia toscane a ponente Fu in origine una casa torrita, in luogo della quale l'arcivescovo di Siena Alessandro Petrucci fece costruire quella magnifica villa che oggi si vede, e che i di lui eredi nel 690 venderono per fiorini 5500 al Granduca Cosimo III; il quale poco dopo la donò al collegio Tolomei di Siena.
Questo bel fabbricato fu maltrattato dalle truppe spagnuole e tedesche nel marzo del 1554, all'occasione della guerra contro Siena, mentre l'antica casa torrita era stata già devastata nel 1364 dalla compagnia inglese di Giovanni Aguto.
La cappella della villa di S. Colomba conta quattro tele dipinte da Francesco Vanni. La scala si crede eseguita sopra un disegno del celebre Baldassarre Peruzzi.
La chiesa plebana di S. Colomba poeta non molto lungi dalla villa omonima è piuttosto grande. Essa era nel secolo XIV di padronato dello spedale di S. Maria della Scala di Siena, per un'oblazione fatta sotto il dì 10 gennajo 1298 da un Visdomino di Beringherio di Siena.
(ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Agostino di Siena) La pieve di S. Pietro a S. Colomba conta per suffragranea la parrocchia di S. Michele a Fungaja con l'annesso di S.
Lorenzo al Colle.
La parrocchia di S. Pietro a S. Colomba ha 457 abitanti
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 781.