CORNIA fiume
(Cornia et Cornium flumen) nella Maremma massetana.
Questo che si crede il favoloso fiume Linceo accennato nella sua Alexandra da Licofrone, scaturisce per due rami, (la Cornia, e la Corniaccia) sulla schiena occidentale dei monti di Castelnuovo di Val di Cecina, fra i Lagoni del Sasso e di Monte Rotondo che le stanno a sinistra e quelli della Leccia, di Serazzano, e di Lustignano che sono alla sua destra, là dove fu il castello appellato col nome medesimo di Cornia, nel grado 28° 32’di logitudine e 43° 11’di latitudine, circa 24 miglia toscane lungi dalla sua foce nel mare che è 3 miglia toscane a levante di Piombino, dopo avere attraversato il suo padule, il quale per nuove opere idrauliche mercè della Cornia si và attualmente a colmare.
I principali influenti della Cornia sono, dal lato sinistro il torrente Milia, il quale fluisce dai poggi fra Massa e Monte Rotondo e il Risecco, che nasce nel poggio stesso di Monte Rotondo. Accoglie dal lato destro il torrente Massera, che scaturisce sopra la badia di Monte Verdi, e il fosso Rimerdancio che ha origine sul dorso di monte Calvi dietro Campiglia. Un unico superbo ponte di marmo bianco dei monti di Campiglia da quattro anni in quà, per la munificenza di LEOPOLDO II, attraversa la Cornia lungo la nuova strada Regia massetana un miglio e mezzo a levante-scirocco della Caldana di Campiglia.
Poche valli riuniscono al pari di questa della Cornia in tanto piccolo perimetro oggetti da richiamare la curiosità e le indagini tanto dei cultori della storia naturale, quanto di quelli che studiano la storia e le vicende politiche dei popoli. – Imperocchè se gli uni hanno occasione di maravigliarsi del singolarissimo fenomeno di tanti bulicami vaporosi, di cotanta copia di acido borico, di sì numerosi Lagoni che scaturiscono da un nodo di monti fra le sorgenti di tre opposti fiumi (la Cornia, la Merse e la Cecina); se costà i naturalisti trovano quantità immensa di mofete, di acque termali, di filoni metallici di varia specie, di vitrioli, di solfi e di pietre alluminifere, non offre la Val di Cornia meno scarsa suppellettile agli archeologi tormentati dalla bramosia di rintracciare la disputata città etrusca di Vetulonia, le sue terme, la selva Vetletta e la mansione di Manliana dei tempi Romani: mentre un’altra specie di antiquarj desidererebbe di svelare per qual cagione nel medio evo una gran parte della stessa valle portava il titolo di Contado, e di subdominio Cornino nel territorio e giurisdizione Lucchese? – Vedere VETULONIA, GUALDO di Val di Cornia, CORNINO (CONTADO) e BAGNI VETULONIENSI, o del RE.
I principali influenti della Cornia sono, dal lato sinistro il torrente Milia, il quale fluisce dai poggi fra Massa e Monte Rotondo e il Risecco, che nasce nel poggio stesso di Monte Rotondo. Accoglie dal lato destro il torrente Massera, che scaturisce sopra la badia di Monte Verdi, e il fosso Rimerdancio che ha origine sul dorso di monte Calvi dietro Campiglia. Un unico superbo ponte di marmo bianco dei monti di Campiglia da quattro anni in quà, per la munificenza di LEOPOLDO II, attraversa la Cornia lungo la nuova strada Regia massetana un miglio e mezzo a levante-scirocco della Caldana di Campiglia.
Poche valli riuniscono al pari di questa della Cornia in tanto piccolo perimetro oggetti da richiamare la curiosità e le indagini tanto dei cultori della storia naturale, quanto di quelli che studiano la storia e le vicende politiche dei popoli. – Imperocchè se gli uni hanno occasione di maravigliarsi del singolarissimo fenomeno di tanti bulicami vaporosi, di cotanta copia di acido borico, di sì numerosi Lagoni che scaturiscono da un nodo di monti fra le sorgenti di tre opposti fiumi (la Cornia, la Merse e la Cecina); se costà i naturalisti trovano quantità immensa di mofete, di acque termali, di filoni metallici di varia specie, di vitrioli, di solfi e di pietre alluminifere, non offre la Val di Cornia meno scarsa suppellettile agli archeologi tormentati dalla bramosia di rintracciare la disputata città etrusca di Vetulonia, le sue terme, la selva Vetletta e la mansione di Manliana dei tempi Romani: mentre un’altra specie di antiquarj desidererebbe di svelare per qual cagione nel medio evo una gran parte della stessa valle portava il titolo di Contado, e di subdominio Cornino nel territorio e giurisdizione Lucchese? – Vedere VETULONIA, GUALDO di Val di Cornia, CORNINO (CONTADO) e BAGNI VETULONIENSI, o del RE.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 802.
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