CORSALONE

torrente nel Val d’Arno casentinese.

Il furioso torrente Corsalone trae le prime fonti dall’Appennino denominato l’Alpe di Serra, e da quello di Biforco, fra l’eremo di Camaldoli e il santuario dell’Alvernia.
Sono in origine tre rami, o rivi diversi, il più settentrionale dei quali porta il nome di torrente Corezzo; il più meridionale scende dai poggi di Monte Silvestro e dell’Alvernia, mentre quello di mezzo appartiene all’Appennino di Biforco.
Riuniti insieme al di sotto di Monte Fattucchio prendono il nome di Corsalone, il quale scende furioso da quelle balze lasciando a destra i casali di Giona, di Banzena, di Querceto e di Campi; e avendo a sinistra Ceregiuolo, Gello e Montecchio, luoghi tutti della Comunità di Bibbiena.
Raccoglie dal lato destro piccoli borri. I tributarj più copiosi di acqua sono i fossi Lappola, Tramoggiano, e Orecine; i quali scendono dalla parte sinistra lungo la strada che monta all’Alvernia.
Un miglio circa a ostro di Bibbiena il Corsalone va a scaricarsi nell’Arno, circa 12 miglia toscane lungi dalle sue scaturigine.
Il Corsalone, dopo riuniti in un sol corpo i tre suoi rami, dirige il corso da grecale a libeccio in un alveo della larghezza media di 40 braccia, finchè non è giunto nel piano di Bibbiena e nelle adiacenze dell’Arno, dove con grave danno dei frontisti si dilata a capriccio, spesse volte costretto dalle piene dell’Arno che tengono in collo le sue acque.
Il Corsalone, per quanto mi sia noto, non fu mai attraversato da alcun ponte di materiale, con tutto che lungh’esso siano tracciate, due antiche strade maestre, una delle quali conduce dalla Valle del Casentino in Val di Savio a Bagno e ad altri paesi della Romagna granducale, e l’altro nella Valle superiore del Tevere. – Vedere BIBBIENA, Comunità.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 806.