DONNINO (S.) presso Pisa

Convento de’Cappuccini, già priorato, nel suburbio meridionale di Pisa, compreso nel popolo di S. Giusto in Canniccio.
Fu in origine un piccolo monastero edificato circa il 1240 fuori di Pisa dalla parte di Kinzica nella Carraja del Pontevecchio, luogo chiamato le 4 vie, in un terreno di proprietà della badia di S. Paolo a ripa d’Arno. – Venne riunito alle due badie della Castellina in Val di Fine per bolla del pontefice Urbano VI dei 13 agosto 1384. – Vedere BADIE (LE DUE).
Caduto in bassa fortuna, dalle guerre devastato e di monaci rimasto vuoto, fu il monastero di S. Donnino assegnato con le sue sostanze ai Padri Certosini dell’isola di Gorgona, mediante un breve spedito dall’arcivescovo di Pisa Giuliano Ricci sotto li 31 luglio 1425. (stil. pis.) Ma tale unione non sortì il suo effetto, mentre i Benedettini di Firenze, ad istanza dei Pisani inviarono costà alcuni dei loro monaci a rinverdire l’osservanza e ripopolare l’abbandonato monastero, nel tempo che la maggior parte del superstite patrimonio di S. Donnino era a benefizio de’priori commendatarj. Fu l’ultimo benefiziato il cardinale Ferdinando Medici, poi terzo Granduca di Toscana, quello che, nel 1569, con l’annuenza di Cosimo I di lui padre, assegnò la badia di S.
Donnino ai religiosi Cappuccini, per l’uso de’quali fu rinnovato il convento e la chiesa di S. Donnino, dove essi tuttora convivono.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 36.